Domani 12 febbraio, a Fontebecci per il Siena Firenze Day

Creato il 11 febbraio 2011 da Tuttoapost

Il pedaggio per l’Autopalio è un balzello iniquo e inaccettabile. Per questo Italia dei Valori torna a ribadire la propria ferma contrarietà e si unisce a quanti chiedono che la Firenze-Siena venga tolta dalla lista dei raccordi a pagamento. Per dar sostanza a queste istanze, sabato mattina (12 febbraio), Italia dei Valori prenderà parte ai presidi promossi dalle province di Firenze e Siena contro questa misura: interverranno, tra gli altri, il Senatore Idv Pancho Pardi e una nutrita delegazione dell’Italia dei Valori di Siena.
“L’introduzione del pedaggio è solo un bieco espediente del Governo per fa cassa sulla pelle dei cittadini”, commenta l’On. Fabio Evangelisti, Segretario Idv Toscana. “Chi glielo andrà a spiegare ai trentamila che ogni giorno la percorrono, in una continua gincana di buche e cantieri, che dal 1 maggio dovranno pagare?”
“È una misura ingiusta – continua Evangelisti – soprattutto per i pendolari e gli autotrasportatori, che alla fine dell’anno si vedranno scippati di centinaia, se non migliaia, di euro con l’unico scopo di ripascere le casse dello Stato senza un’effettiva contropartita in servizi e infrastrutture”.
“Noi dell’Italia dei Valori – incalza Evangelisti – sosteniamo da tempo l’urgenza e la necessità, prima di discutere di pedaggi, di mettere in sicurezza le carreggiate, completare la posa dell’asfalto drenante in tutti i cinquanta chilometri dell’Autopalio per rendere la Firenze-Siena un’arteria degna di questo nome. Non sarà un caso se la volgata fiorentina chiama questa strada, macabramente, la Firenze-morte…”
“L’Anas si è impegnata con la Regione Toscana – conclude Evangelisti – per un investimento di 350 milioni di euro, che forse, secondo alcune stime, non sono neppure sufficienti. Si facciano i lavori, dunque, vengano investiti gli stanziamenti previsti in opere di ammodernamento e sicurezza. Poi, nel caso, iniziamo a discutere di pedaggi, a patto che questi non investano tutti coloro che quella strada la percorrono quotidianamente per motivi di studio o di lavoro”.