Avremo fame domani della presenza di altri della presenza di tutti gli uomini di questa vita disabitata morsa dalla solitudine.
Avremo fame domani non di bassezze e di tristi vergogne avremo fame domani di tenerezza sbocciata lontano dal filo spinato della segregazione.
Avremo fame domani non di falsi amici dal cuore doppio non di cuori vigliacchi e volgarmente avidi disseccati dall'egoismo.
Avremo fame domani fame di guarire il mondo dalla sua trasudante miseria fame di combattere il male ed i suoi molti complici. Avremo fame domani fame di preparare il mondo alla fastosa fortuna della Fraternità.
Fame di uno sforzo su noi stessi perché nasca l'Uomo e rinasca il mondo fame perché sbocci la speranza di un mondo nuovo e stellato.
Avremo fame domani di quelle strade scoscese che portano alla città lontano dai rovi del disprezzo dell'odio del rancore.
Avremo fame domani di generosi costruttori di cittadelle che in luogo di intonare i canti tribali dell'odio e della razza faranno crescere fraternamente fianco a fianco malgrado la loro diversità tutte le razze la gialla e la bianca e la nera in una sinfonia di Fraternità.
Avremo fame domani perché tutti gli uomini spezzando le loro catene e facendo una catena conducano il mondo alla fonte della condivisione.
di Joseph M. Tala, Camerun
( tratto da AA.VV.- Poeti africani anti-apartheid - 2002, Edizioni dell'Arco )