Non dormiva la notte, inquieta, assetata di luce
cercava il giorno riflettendosi in uno specchio,
sperando in una immagine diversa.
La sua voce spenta...persa
mentre l'altra riflessa parlava d'amore
e di battiti di cuori.
Tormentata si...da vibranti e aspri tocchi d'amanti.
Respiro ansioso, incalzante di toni
come fulmini e lampi di tuoni.
Era soltanto il buio? che rubava la scena
o se si è soli, inquieti, si aspetta la luce
per non gelar di nubi e di eterni abbandoni
ad occhi chiusi, in certe notti
in mancanza di luna fino ai bagliori di chi torna.
Se non è d’amore o almeno sfiora
ad allontanare il cupo senso di un sol tormento.
Quello di perir di tempo, mai più concesso.