RETE UNO
11,00 Dalla Chiesa dell’Istituto delle Suore Missionarie della Consolata in Grugliasco (Torino)
SANTA MESSA
Commento di Sergio Baldi
Ripresa televisiva di Don Carlo Baima
11,55 DOMENICA ORE 12
a cura di Angelo Gaiotti
Novità cristiana del matrimonio
Realizzazione di Luciana Ceci Mascolo
12,15 A – COME AGRICOLTURA
Settimanale a cura di Roberto Bencivenga
Realizzazione di Maricla Boggio
12,45 INTERVISIONE – EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
JUGOSLAVIA: Zagabria
CALCIO: JUGOSLAVIA – OLANDA
Finale per il 3° e 4° posto della Coppa Europa per Nazioni
Telecronista Bruno Pizzul
(Cronaca registrata)
Nell’intervallo (ore 13,30 circa):
IL TEMPO IN ITALIA
BREAK
TG 1
BREAK
BREAK
15,00 5 ORE CON NOI
Condotte da Paolo Valenti
15,05 GIALLO DI SERA
Un impiegato modello
di Louis G. Thomas
Con Carlo Giuffrè, Franco Volpi, Franco Scandurra, Lucia Scalera, Maria Grazia Sughi
Adattamento televisivo e regia di Guglielmo Morandi
Musiche originali di Mario Migliardi
Scene di Armando Nobili
Costumi di Gabriella Vicario Sala
(Replica del 1971)
GONG
la TV dei ragazzi
16,00 FLAHERTY: L’UOMO E LA NATURA
A cura di Sebastiano Romeo
Presenta Anna Maria Gambineri
LA DANZA DEGLI ELEFANTI (1937)
Film con Sabù,
dal racconto di Rudyard Kipling Tomai degli elefanti
Regia di Robert Flaherty e Zoltan Korda
Prod. : London Film
GONG
17,10 ALL’ULTIMO MINUTO
Il bulldozer
Telefilm con Giampiero Albertini e Micaela Esdra
Soggetto e sceneggiatura di Mario Guerra e Vittorio Vighi
Regia di Ruggero Deodato
(Una coproduzione RAI – Radiotelevisione Italiana – Editoriale Aurora TV)
(Replica del 1971)
17,40 INSIEME, FACENDO FINTA DI NIENTE
Varietà di Beppe Bellecca e Nino Marino
con Giancarlo Dettori ed Enza Sampò
Impianto scenico di Luciano Del Greco
Regia di Paolo Gazzara
GONG
18,40 NOTIZIE E CRONACHE SPORTIVE
TIC - TAC
19,00 CAMPIONATO ITALIANO DI CALCIO
Cronaca registrata del secondo tempo della partita di serie B
GENOA – MODENA
Telecronista Bruno Pizzul
- CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni
ARCOBALENO
20,00 TG 1
Direttore Emilio Rossi
CAROSELLO
20,45 SOLO LA VERITA’
La terza chiave
di Enrico Roda
Con Marco Bonetti, Laura Belli, Rossano Brazzi, Maria Grazia Grassini, Sergio Graziani, Lydia Brazzi, Linda Sini
Musiche di Filippo Trecca
Scene di Antonio Capuano
Costumi di Guido Cozzolino
Regia di Dino Bartolo Partesano
DOREMI’
21,50 LA DOMENICA SPORTIVA
Cronache filmate e commenti sui principali avvenimenti della giornata
A cura di Tito Stagno
In studio Adone Carapezzi e Novella Calligaris
Regia di Raoul Bozzi
22,40 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
BREAK
22,50 TG 1
CHE TEMPO FA
In studio Andrea Baroni
RETE DUE
GONG
17,15 IL SISTEMA RIBADIER
Commedia di Georges Feydeau e Maurice Hennequin
Traduzione di Luciano Mondolfo
Con Angela Pagano, Isabella Biagini, Antonio Casagrande, Enrico Montesano, Armando Bandini
Scene e costumi di Attilio Colonnello
Regia di Vittorio Sindoni
(Replica)
TIC - TAC
18,50 PROSSIMAMENTE
Programmi per sette sere
19,00 A TAVOLA ALLE 7
Un programma di Sergio Paolini e Stelio Silvestri
Con Ave Ninchi e Luigi Veronelli
Regia di Lino Procacci
ARCOBALENO
19,50 TG 2 – STUDIO APERTO
Direttore Andrea Barbato
Notiziario ridotto della domenica
20,00 SPORT 7
Protagonisti e fatti della domenica
A cura di Nino De Luca, Lino Ceccarelli, Remo Pascucci
Conduce Guido Oddo, con la partecipazione di Bruno Pizzul
INTERMEZZO
Trasmissioni in lingua tedesca
per la zona di Bolzano:
SENDER BOZEN
SENDUNG IN DEUTSCHER SPRACHE
18,50 AMINATA
Eine afrikanische Antigone Franzosischer Spielfilm
Drehbuch und Regie: Claude Vermorel
Verleih: Intercinevision
19,40 KUNSTKALENDER
Rubrica d’arte
19,45 – 19,50 EIN WORT ZUM NACHDENKEN
Es spricht Robert Gamper
Rubrica religiosa
20,30 – 20,44 TAGESSCHAU
- Annuncio dei programmi della serata di Mariolina Cannuli
20,45 LE COMICHE AMERICANE
DOREMI’
21,10 INTERVISIONE - EUROVISIONE
Collegamento tra le reti televisive europee
JUGOSLAVIA: Belgrado
CALCIO: CECOSLOVACCHIA – GERMANIA OVEST
Finale della Coppa Europa per Nazioni
Telecronista Nando Martellini
Nell’intervallo (ore 22,10 circa):
TG 2 – STANOTTE
Al termine della partita:
BREAK 2
e
BUONA NOTTE DA MARIOLINA CANNULI
TSI – SVIZZERA
Programmi a colori
11,00 Da Romont
SANTA MESSA
11,50 – 12,30 IL BALCUN TORT
16,00 In Eurovisione da Vienna:
ATLETICA – MEETING INTERNAZIONALE
18,30 TELEGIORNALE 1° edizione
18,35 TELERAMA
Settimanale del TG
19,00 ALLA SCOPERTA DELLE SORGENTI DEL NILO
La scoperta del Lago Vittoria
Documentario
20,00 DOMENICA SPORT
Primi risultati
20,05 PIACERI DELLA MUSICA
Hans Pfitzner: Tre Preludi dall’opera Palestrina
20,30 TELEGIORNALE Edizione principale
20,40 LA PAROLA DEL SIGNORE
20,50 INCONTRI
Un vessillo per il deserto
La scultura di Fausto Melotti
21,10 In Eurovisione da Belgrado
CECOSLOVACCHIA – GERMANIA OVEST
Finale Coppa Europa di Calcio
Telecronista Giuseppe Albertini
Nell’intervallo (ore 22,10 circa):
TELEGIORNALE 3° edizione
0,05 LA DOMENICA SPORTIVA
0,40 TELEGIORNALE 4° edizione
N.B.: causa il protrarsi della partita ai calci di rigore, l’episodio della serie SPLENDORI E MISERIE DELLE CORTIGIANE non venne trasmesso
KOPER – CAPODISTRIA
18,20 ATLETICA LEGGERA: GIOCHI BALCANICI
Giornata conclusiva
20,30 L’ANGOLINO DEI RAGAZZI
Cartoni animati
L’orsetto Panda e gli amici della foresta
(A COLORI)
20,55 ZIG – ZAG
(A COLORI)
21,00 CANALE 27
21,10 In Eurovisione da Belgrado:
CALCIO: CECOSLOVACCHIA – GERMANIA OVEST
Finale Coppa Europa per Nazioni
(A COLORI)
0,10 ZIG – ZAG
(A COLORI)
N.B.: causa il protrarsi della partita ai calci di rigore, il previsto film TERRA DEI GIGANTI /LUCY GALLANT non venne trasmesso
TMC – MONTECARLO
19,30 DISEGNI ANIMATI
19,40 MUSEO DEL CRIMINE
Telefilm
L’accendino
20,50 NOTIZIARIO
21,05 GIUNSE RINGO E… FU TEMPO DI MASSACRO
Film – Regia di Mario Pinzauti
Con Jean Louis, Lucy Bomez, Anna Cerreto
A 2 – FRANCIA
Programmi a colori
12,00 e 13,00 C’EST DIMANCHE
Un programma ideato da Guy Lux
12,30 MIDI 2
Presenta Jean Lenzi
18,47 STADE 2
Cronache e risultati degli avvenimenti agonistici della domenica presentati dalla redazione sportive di Antenne 2
19,29 SYSTEME 2
Una trasmissione presentata da Guy Lux e Sophie Darel
Orchestra diretta da Raymond Lefévre
(ore 20,00: JOURNAL)
21,50 ARDECHOIS, COEUR FIDELE
Telefilm – Regia di Jean – Pierre Gallo
Con Sylvain Joubert, Erika Beer, Max Doria, Paul Esser, Claude Furlant
22,50 JOURNAL
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Domenica 20 giugno 1976 il Paese va alle urne: per la seconda volta nella storia dell’ancor giovane Repubblica Italiana, le Camere sono state sciolte anzitempo, sull’onda di questo compromesso storico tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista che da mesi fa discutere sia nei Palazzi del potere che tra la gente comune, a cominciare dai ragazzini delle Scuole Medie, consci di un impegno politico senza precedenti nè seguenti, specie nelle grandi città del Nord.
In attesa che, nel pomeriggio del lunedì, i risultati finiscano con il premiare I due grandi partiti contrapposti, a scapito di un PSI che, pur non sapendolo, sta per chiudere la propria gloriosa stagione (il Comitato Centrale del prossimo luglio destituirà Francesco De Martino in favore del rampante 42enne siculo – lombardo Bettino Craxi, che alla passione politica alterna gli hobbies della chitarra e dei cimeli garibaldini), la TV riformata (pur se limitatamente all’informazione: per I palinsesti bisognerà attendere ottobre – novembre) ha un asso nella manica, il calcio. L’eliminazione (peraltro prevista) degli azzurri di Fulvio Bernardini ed Enzo Bearzot dal Campionato Europeo per Nazioni spinge la RAI a non forzare la mano per la trasmissione della final four, che si gioca in Jugoslavia e che vede in lizza, oltre alla squadra di casa, le due finaliste di Monaco ’74, Olanda e Germania Ovest, e la sorprendente Cecoslovacchia, squadra che ogni tanto torna ai livelli di un tempo. Solo all’ultimo momento vengono garantite le trasmissioni delle quattro partite, con i servizi degli inviati Bruno Pizzul da Zagabria (spalleggiato come opinionista dall’allenatore neo – campione d’Italia Gigi Radice, meritato vincitore del torneo alla guida di uno splendido Toro) e Nando Martellini da Belgrado (il commentatore romano raggiunge la quota di mille cronache sportive radiotelevisive in più di trent’anni di attività). Semifinali in differita; finali in diretta: questo sembra essere il programma scontato da parte della RAI per la copertura televisiva dell’avvenimento, senonchè insorge Lando Buzzanca. Per la seconda volta in poche settimane, lo special da lui realizzato assieme al regista Romolo Siena, Io più io sono io, rischia di essere annullato: il 22 maggio non potè andare in onda a seguito del cambiamento dei programmi dovuto al terremoto del Friuli di un paio di settimane prima; collocato finalmente per sabato 19 giugno, sembra destinato a saltare di nuovo per far posto alla trasmissione in diretta da Zagabria della finale per il 3° posto dell’Europeo calcistico. La RAI, allora, riesce a trovare una soluzione: sabato sera il varietà - numero unico con Buzzanca va regolarmente in onda, ma Bruno Pizzul si deve trovare regolarmente in postazione per registrare la telecronaca della partita, in modo da essere il giorno dopo in redazione a Milano per garantire i servizi sulla serie B di calcio, giunta all’ultima giornata e che promuove in serie A Foggia, Genoa e Catanzaro (la consueta cronaca registrata delle sette pomeridiane e il punto all’interno di Sport 7, ossia la prova generale di quella che, alla ripresa autunnale del campionato, diventerà Domenica sprint). In questo modo, l’indomani vengono sacrificati i cartoni animati e il vecchio film con Douglas Fairbanks previsti prima e dopo il TG 1delle 13,30, mandando così in onda la partita, seppur ad un orario insolito per non danneggiare le tifoserie delle squadre del campionato cadetto (le cui partite hanno inizio alle 17), inserendo il notiziario nell’intervallo dell’incontro. I guai, però, non finiscono qui: l’Olanda vince 3 a 2 e conquista la medaglia di bronzo ai danni della Jugoslavia dopo i supplementari (tulipani in doppio vantaggio nel primo tempo e raggiunti da Oblak, Popivoda e compagni nella ripresa). Non bisogna andare troppo oltre le 15 per via di 5 ore con noi, anche qui un esperimento che prelude a quella che poi, con l’arrivo di Corrado Mantoni, diverrà Domenica in…. Morale: primo tempo per intero, TG e poi un’ora complessiva di partita dalle 14 alle 15, partendo da qualche minuto prima del pareggio del sempreverde Dzaijc, fino ad arrivare alla visione integrale dei prolungamenti, con la vittoria olandese. In fondo Buzzanca aveva ragione: se la partita fosse andata in onda in diretta, il suo spettacolo, per esigenze di palinsesto, sarebbe andato a finire al sabato dopo Ferragosto, certamente non l’ideale per una trasmissione tecnicamente e artisticamente molto curata…
Come più volte abbiamo detto nei precedenti post del Focolare dedicati ai programmi TV del 1976, da marzo a metà ottobre è praticamente tutto un fiorire di repliche, sempre e comunque qualitativamente interessanti. Certo è che il pomeriggio scandito dagli interventi di Paolo Valenti propone delle cose che, pur se appartenenti all’inevitabile dejà vù, meritano di essere piacevolmente e nuovamente gustate. Per esempio, prosegue il refresh della serie dei film più noti del grande cineasta britannico Robert Flaherty, offerta al pubblico più giovane già nel tardo inverno del 1975 in una chiave di lettura più semplice, grazie ai testi introduttivi di Sebastiano Romeo detti dall’annunciatrice Anna Maria Nuvola bionda Gambineri. Il piatto servito all’ora della merenda è di quelli davvero prelibati, trattandosi de La danza degli elefanti, mediometraggio ispirato a Toomai degli elefanti, un romanzo di Kipling, e ben interpretato dal piccolo, ma già convincente Sabù. Rivediamolo insieme:
E’ quindi il momento di un nuovo episodio della fortunata serie All’ultimo minuto, trasmessa per la prima volta tra il 1971 e il ’72, antologia di storie verosimili il cui comune denominatore è rappresentato da situazioni imbarazzanti, difficili, per non dire estreme, che però vengono fortunatamente risolte, appunto, all’ultimo minuto con il provvidenziale intervento di qualcuno o qualcosa. Questi telefilm all’italiana non sono certamente disprezzabili, anche perché per realizzarli il regista Ruggero Deodato ha riunito al proprio cospetto un buon numero di stelle di prima grandezza del panorama teatrale, cinematografico e televisivo: per esempio, ne Il bulldozer, che potrete vedere tra qualche istante, compaiono Giampiero Albertini e una giovanissima Micaela Esdra.
Nel tardo pomeriggio ecco ampiamente documentata la vittoria del Grifone sui Canarini per due reti a zero: dopo due anni di cadetteria, il Genoa torna in serie A e lo fa in punta di piedi, con il pubblico che, come giustamente rileva Pizzul in telecronaca, attende pazientemente il triplice fischio dell’arbitro (così com’era capitato un mese prima al Comunale di Torino per lo scudetto granata, pur se bisognava aspettare la fine della partita Perugia- Juventus per avere la certezza del titolo) prima di abbandonarsi a una liberatoria, pacifica invasione di campo. La conclusione del torneo di serie B è anche la giusta prima pagina di Sport 7, nel corso della quale lo stesso Bruno Pizzul mostra le immagini della promozione del Catanzaro (in questo caso dopo quattro anni), passato a Reggio Emilia.
Stasera la rete 2 cambia programma: rimandati alla prossima settimana i consueti appuntamenti domenicali con le canzonette di Bim Bum Bam e con gli argomenti letterari di Settimo giorno, ecco, finalmente in diretta, la partita che, allo stadio della Crvena Zvezda di Belgrado, assegnerà la quinta Coppa Henri Delaunay per nazionali europee di calcio. I tedesco – occidentali possono succedere ad essi stessi, avendo vinto quattro anni prima a Bruxelles, ma sul loro cammino essi trovano una ringiovanita e ben organizzata nazionale cecoslovacca che ha fatto impazzire i pur blasonati, titolati e favoriti olandesi. C’è Iwo Viktor, ottimo portiere; c’è Pivarnik, stopper d’esperienza; c’è Goegh, terzino-mediano molto abile; c’è una vivacissima linea d’attacco, composta da Panenka, Masny, Svelik, Ondrus e Nehoda. I campioni d’Europa uscenti e del mondo in carica, dal canto proprio, trovano il loro nome nuovo in Dieter Muller, colui il quale, il precedente giovedì sera, ha negato ai padroni di casa jugoslavi l’accesso alla finalissima segnando una tripletta in meno di mezz’ora di gioco. Insomma, una partita tutta da vedere. Oltre a Nando Martellini (che commenta la sua seconda finale europea dopo la “bella” di Roma ’68: nel ’72 il Radiocorriere TV, dimenticando che egli fosse al seguito degli azzurri di Valcareggi in Romania e Bulgaria, lo aveva erroneamente annunciato come cronista della finale di Bruxelles tra tedeschi federali e sovietici: in realtà fu invece la prima volta di Bruno Pizzul in veste di commentatore di un importante incontro calcistico decisivo) e ai suoi colleghi della carta stampata inviati a Belgrado, altri tre italiani, dalle mansioni sicuramente ben più importanti, sono presenti sul rettangolo di gioco dello stadio della Stella Rossa: Sergio Gonella da Torino, arbitro internazionale, e, come segnalinee d'eccezione, due Cesari: Gussoni e Trinchieri.
Così prende il via un’avvincente, elettrizzante battaglia: il primo tempo si chiude con la Cecoslovacchia in vantaggio di due reti e una Germania Ovest in evidenti difficoltà nel prendere le misure all’avversario. Certo è, però, che nell’intervallo la strigliata di Helmut Schon, ancora per pochissimo CT dei bianchi, galvanizza Kaiser Franz Beckenbauer e compagni, i quali danno vita a una ripresa ben diversa, sicuramente dominata in lungo e in largo e risolta con il raggiungimento del pareggio. Si va anche qui ai tempi supplementari, ma stavolta il punteggio non si schioda dal 2-2. Niente spareggio, però, come avvenne a Roma otto anni prima: si deve trovare subito un vincitore con il rito dei calci di rigore. Tre botte; tre risposte. Quarta botta ceca, ma stavolta non arriva la risposta tedesca: Uli Hoeness manda alto. Per i danubiani è il momento di infilare il colpo del K.O., che a Panenka riesce perfettamente con un memorabile tiro a cucchiaio, iscrivendo il nome della nazionale cecoslovacca nell’albo d’oro del campionato europeo per nazioni. Arrivederci nel 1980, forse con una fase finale allargata e con il paese organizzatore di questa ammesso di diritto ad essa (cosa che puntualmente avverrà: la nazione in questione sarà proprio la nostra Italia).
Rivediamo dunque le fasi più salienti di questa finale: non potendo disporre del commento italiano di Nando Martellini (che da qualche parte pur dovrà trovarsi, specie fra i primi – allora - possessori di videoregistratori), ascoltiamo un’altra voce storica, quella del grande telecronista inglese Kenneth Wostenholme della BBC:
Ultima annotazione: nell’intervallo della partita va in onda il TG2 – Stanotte, che fra l’altro mostra, in un breve servizio di Italo Moretti, lo sforzo produttivo di rete e redazione per la prima no stop elettorale della storia, con gli inediti collegamenti con la Demoskopea di Milano, a cura di Bruno Ambrosi, per i primi sondaggi sull’esito delle votazioni (antenati degli odierni exit poll), interventi a caldo di giornalisti, politologi e politici e in più repliche su repliche di speciali dedicati ai nostri più noti cantautori, tra un aggiornamento e l’altro dei risultati. Anche la rete 1 farà altrettanto, con la coppia Giuseppe Vannucchi – Emilio Fede (allora un bravo giornalista e non un volgare servo del potere, pur se noto come l’ammogliato speciale per avere sposato Diana De Feo, figlia dell’alto dirigente RAI Italo) e le proiezioni provenienti stavolta dalla Doxa di Milano, annunciate in tempo reale dal veterano Elio Sparano. Grande novità, davvero, dopo decenni di asettiche straordinarie che interrompevano continuamente i programmi regolari… sembra ieri e sono passati trentacinque anni tondi tondi…
Terminiamo qui quest’altro post che ci ha riportati alla TV del bel tempo che fu. Altri argomenti sono sulla rampa di lancio, pronti a decollare, non senza nuove sorprese: seguite i nostri costanti aggiornamenti e, naturalmente, leggeteci ! Continueremo senz’altro la nostra opera di risveglio della memoria collettiva attraverso i vecchi palinsesti della radio e della televisione.
Arrivederci prestissimo ! ! !
CBNeas