Domenica 23 marzo 8a edizione della Giornata nazionale dell'agriturismo

Creato il 01 agosto 2014 da Giuseppecocco @giuseppecocco
In una calda e assolata mattinata del primo giorno di primavera, nel bel giardino della sede della CIA-Confederazione Italiana Agricoltori, Secondo Scanavino - neo presidente Nazionale della CIA - e Giuseppe Gandin - presidente nazionale Turismo Verde - hanno presentato alla stampa l’8a edizione della “Giornata nazionale dell'agriturismo” Turismo Verde Cia, che si svolgerà domenica il 23 marzo 2014.
Secondo Scanavino (neo presidente Nazionale CIA) e Giuseppe Gandin (presidente nazionale Turismo Verde)L'iniziativa prevede l'apertura straordinaria di tutti gli agriturismi aderenti a Turismo Verde CIA, in tutt’Italia, con iniziative “anticrisi”, aspettando il “boom” di prenotazioni per Pasqua e i ponti di primavera, per i quali sono previsti quasi un milione di ospiti. Il 2013, anno orribilis per il turismo italiano nel suo complesso, ha visto un crollo superiore al 16% dei viaggi per vacanze, ancora più netto per i viaggi brevi (-23%) alla “base” delle prenotazioni in agriturismo. Anche i primi mesi del 2014 non hanno riservato soddisfazioni per la vacanza in campagna, con cali sensibili del numero delle presenze e punte del -5% sullo stesso periodo del 2013, e con un decremento generalizzato di oltre il 15/20% se il confronto viene fatto con le “annate d’oro” per il comparto. Gli operatori aspettano, quindi fiduciosi, il periodo pasquale e i prossimi ponti di primavera del 25 aprile e del primo maggio, che si preannunciano lunghi e assolati, per prendere una “boccata d'ossigeno” e fare il pieno di clienti. Con quasi un milione di ospiti attesi tra ristorazione e pernottamenti. In questo contesto, si inserisce l'ottava edizione della “Giornata nazionale dell'agriturismo” promossa da Turismo Verde.Per l'occasione verranno proposti sconti, itinerari culturali, degustazioni guidate e presentazioni di servizi innovativi in azienda. In particolare, questa edizione, sarà dedicata alle iniziative di successo adottate da molti operatori agrituristici per contrastare la persistente crisi economica. Pianoforti e chitarre, rassegne di pittura e scultura negli spazi comuni. Nuove idee per gli agri-turisti, che cambiano identikit: aumentano i single (+5%) e chi cerca su Internet (37%); il cibo resta fondamentale nella scelta per il 39%. Mentre, da una parte, tiene lo “zoccolo duro" della clientela di famiglie con bambini che cercano relax, cibi genuini e garantiti e contatto con la natura e gli animali; dall'altra crescono le prenotazioni di single che cercano nell’agriturismo benessere, arte e musica. Sono molti gli agriturismi che hanno scelto di dedicare gli ambienti comuni della struttura, ad aree di lettura, mettendo, in alcuni casi, a disposizione degli ospiti, strumenti musicali Si moltiplicano in particolare nelle Marche, in Umbria e Toscana, le iniziative che avvicinano l’enogastronomia tipica e di qualità a diverse forme artistiche. La fattoria si trasforma in una galleria per pittori contemporanei o location naturale per sculture e installazioni di forme d’arte e, in alcune realtà, come in Emilia Romagna, l’azienda diventa anche discoteca a cielo aperto e immersa nel verde, dove i ragazzi mangiano e ballano senza recare disturbo ai vicini. Ci sono poi, agriturismi che ospitano piccole mostre-mercato di monili, abbigliamento e oggetti d’artigianato e altri che utilizzano l'agriturismo come “campo base" per itinerari naturalistici o visite culturali. Tutte idee per rendere più attrattivo l'agriturismo, facendo crescere così il reddito aziendale in tempo di crisi, grazie all'offerta di attività ludico-didattiche per i bambini e sociali per i disabili (es. I'ippoterapia), senza dimenticare il relax con i corsi di yoga e aree “weIlness” come le migliori Spa.Ma la principale attrattiva, il vero “must" dell’agriturismo, rimane il buon cibo, la cui offerta è sempre più ricercata e variegata. Da qui nasce, ad esempio, “il capriccino", la versione del cappuccino realizzato con latte di capra, per soddisfare anche chi soffre di intolleranze alimentari. Ma anche i cioccolatini all'aglio e la crema di radicchio trevigiano, per stuzzichini originali, tra un pasto e l'altro, o i dolcetti con la “biblica" manna per gli amanti delle glassature. Riassumendo i numeri connessi all'agriturismo, - sottolinea Turismo Verde Cia  -, sono circa il 37% coloro i quali scoprono e scelgono l'agriturismo su Internet; le offerte “low- cost" sono cresciute del 30% nell'anno; l'80% degli ospiti ha un'età compresa tra i 28 e i 50 anni, ma il numero dei sigle, come detto, è cresciuto di oltre il 5% negli ultimi 10 anni; oltre il 20% dei clienti chiede servizi legati al benessere e al “weIlness"; il 46% degli ospiti sceglie la vacanza in agriturismo per stare a contatto con la natura, il 39% per il cibo e il 15% per “ricariche le pile" dopo un periodo di stress.In dieci anni +57% agriturismi, la metà al Nord. Tante le donne, nel 2013 volano le fattorie didattiche (+15%).In Italia, le aziende agrituristiche sono in costante crescita. Oggi sono 20.474, soltanto nel 2003 erano 13 mila. Vuol dire che in dieci anni sono aumentate del 57%, a dimostrazione della vitalità della “vacanza in campagna”, ma anche della multifunzionalità dell’impresa agricola che, attraverso l'ospitalità turistica e le attività connesse, permette di integrare il reddito aziendale. L'attività agrituristica è relativamente più concentrata nel Nord col 46,7% delle aziende; seguono il Centro (34,6%) e il Meridione (18,7%). A livello regionale, la Toscana con 4.185 aziende e il Trentino Alto Adige con 3.391 aziende, si confermano i territori in cui l'ospitalità “agricoIa" risulta più radicata. Ma, la presenza di agriturismi è molto forte anche in Lombardia (1.415 aziende), Veneto (1 .376 aziende) e Umbria (1.262 aziende); in Piemonte ed Emilia Romagna, con più di 1.000 aziende a testa, e Sardegna, Lazio, Marche con oltre 800 aziende. Più di 1 agriturismo su 3 è a conduzione femminile: sono 7.262 le aziende agrituristiche gestite da donne; in crescita sia al Nord (+3%) che al Centro Italia (+2%). In Toscana, dove c'è la massima concentrazione “rosa”, le imprenditrici alla guida di un agriturismo sono pari a circa un quarto (23,5%) del totale nazionale.Ma la vera novità dell'agriturismo “moderno”, è rappresentato dalle attività collegate all'offerta turistica tradizionale: oltre all'alloggio e alla ristorazione, per un totale di 218 mila posti letto e oltre 397 mila coperti; oggi, quasi il 60% delle aziende agrituristiche italiane, offre altre attività legate allo sport, al gioco e al sociale. Più di 3.300 agriturismi, propongono infatti, percorsi escursionistici e 2.700 anche in mountain-bike; 3.450 offrono degustazioni di prodotti tipici locali e ricette contadine e, oltre 2.000 aziende, organizzano corsi di vario tipo, dalla cucina alle erbe officinali. Poi ci sono 1.800 agriturismi dove si pratica il trekking e 1.500 l'equitazione. Il “boom” maggiore nel 2013, però, è costituito dall'attività di “fattoria didattica”, con +15% e, oltre 1.200 aziende “abiIitate". Un successo che parte dalla stretta collaborazione con le scuole, in primis le elementari, che scelgono di riavvicinare i bambini alla natura e alla vita di campagna, imparando a curare un orto, o a mungere una mucca, a fare il pane o a cavalcare un pony, a raccogliere frutti o a dar da mangiare alle galline.Oggi il fatturato annuo complessivo degli agriturismi italiani supera 1 miliardo di euro, ma la redditività media netta di un'azienda agrituristica si ferma tra i 28 mila e i 30 mila euro l’anno.Palazzo Fortuny - sede della CIA http://feeds.feedburner.com/Agricooltour