Messaggio per la domenica della Palme Oggi, domenica delle Palme, la chiesa cattolica celebra l'entrata di Gesù in Gerusalemme accompagnato come un liberatore e messia nel luogo dove risiede il potere. Il luogo del potere, oggi, è abitato da imprese e multinazionali che non hanno scrupoli nel perseguire i loro affari a spese della vita, da scienziati che maneggiano i codici della vita, da grandi organizzazioni compiacenti, da alcuni politici corrotti che vendono la propria coscienza (attraverso silenzi o sproloqui, inerzia o solerzia) per pochi spiccioli, incuranti dei danni causati alla loro gente e alla loro terra, e che rendono le istituzioni strumenti dei loro piani. Il luogo del potere è abitato anche da noi quando, per superficialità o ingordigia, ci adeguiamo alla mercificazione dei beni comuni, sacrificando il bene comune alla logica del profitto o quando, per indifferenza o per senso di impotenza, scegliamo il silenzio. L'ultimo "attacco" - solo in senso cronologico - si consuma nei confronti di un insetto "la sputtachina" reo di diffondere il batterio della "Xylella fastidiosa" ritenuto responsabile del disseccamento degli ulivi e che, proveniente dall'America del Sud, sarebbe arrivato fino a noi secondo circostanze talmente oscure da indurre la Procura della Repubblica di Lecce ad aprire un fascicolo di indagine. Al riguardo, une serie di atti governativi e determine regionali prevedono l'attuazione obbligatoria di espianti e misure fitosanitarie per il controllo e l'eradicazione della Xylella fastidiosa e per la lotta agli insetti vettori nei comuni della Provincia di Lecce, e in alcuni comuni delle provincie di Brindisi e Taranto. Tutto questo avviene nonostante l'audit della Commissione Europea (2014) evidenzi la presenza di funghi (presenti in ognuno degli alberi analizzati) quali possibili cause del disseccamento e diversi casi (sempre in Salento) mostrino come negli ulivi curati dai suddetti funghi la malattia sia arretrata e le piante rinate. Se il Piano fosse attuato non si conterebbero le piante eliminate (olivi, macchia mediterranea e flora spontanea), gli insetti impollinatori come le api che morirebbero e i danni che i pesticidi causerebbero all'ambiente (inquinamento delle falde acquifere) e alla salute (andandosi ad aggiungere alle centinaia di sostanze tossiche giù rilevate nell'ultimo rapporto dell'Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale), i danni all'economia agricola e al turismo, con conseguenze pensanti per la popolazione che, direttamente e indirettamente, vive di questo. Oggi, unendoci a chi già difende la nostra Terra, la Madre Terra, proponiamo alcuni punti di conoscenza e azione restando disponibili a ulteriore approfondimento per far sì che la terra salentina resti vivibile e non ridotta a un deserto: - INFORMARCI, partecipando e organizzando incontri sul proprio territorio perché la conoscenza corretta dei fatti è indispensabile per una chiara visione sulla base della quale poter scegliere e decidere; - PRENDERE COSCIENZA dei nostri comportamenti nocivi (sul piano individuale e collettivo) e assumerci la RESPONSABILITA' di cambiarli; - SMETTERE DI AVVELENARE LA TERRA, direttamente (attraverso il diserbo e la concimazione chimica) e indirettamente (acquistando e consumando prodotti trattati con fitofarmaci, pesticidi,...); - NON ACCETTARE PASSIVAMENTE le scelte imposte dall'alto, interrogandoci sugli effetti che tali scelte potrebbero comportare; - NON ESSERE COMPLICI del sistema di dominazione e di distruzione del Creato, né con in comportamenti, né con l'indifferenza; - OPPORCI a ogni scelta politica, pronti a disobbedire alle misure anche coercitive che portino all'alterazione irreversibile dell'equilibrio ecosistemico (attraverso il danneggiamento del ciclo idrico e biodiversità) e della catena alimentare con effetti devastanti sulla salute e sulla vita. - PROPORRE e PRATICARE relazioni rispettose della vita, prendendoci cura della Terra che abitiamo e di cui siamo chiamati a essere custodi e non dominatori. Vogliamo concludere questo appello con quanto ci hanno insegnato le nostre sorelle e fratelli indigeni d'America e con quanto detto ai coltivatori diretti a gennaio da Papa Francesco: <>. Missionari e Laici Comboniani - Lecce