Ieri sera (24 maggio) abbiamo salutato, attraverso i ricordi e le testimonianze Don Andrea Gallo. E’ sicuramente stata una veglia funebre diversa, ma non era possibile chiedere conformismo in nome di chi ai “diversi” ha dato dignità e voce. E’ stato quindi normale, se qualcuno è in grado di coniugare il significato di “normalità” rispetto alla realtà sociale che ci circonda,veder sfilare e testimoniare trans, soubrette della TV, chi in comunità c’è o è transitato per problemi di disagio mentale o per storie di tossicodipendenza. Vedere e sentire testimoniare “onorevoli” e giornalisti, poeti e musicisti. In quella promiscuità di culture, lingue, religioni e generi si stava Bene! Grazie Don ad averci lasciato questa cultura dell’accoglienza Loris
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