Si apprende dalle edizioni online de La Nuova Sardegna e L’Unione Sarda, edizioni locali di Oristano, che stamane Don Giovanni Usai, in Tribunale, ha proclamato la sua innocenza attraverso un dichiarazione spontanea sottolineando come il caso sia stato gestito in maniera “particolare” dagli inquirenti.
“In tutta lealtà e onestà dichiaro che non ho commesso i fatti che mi vengono attribuiti e ancora oggi non capisco perché mi siano state rivolte queste accuse, la sofferenza di chi è stato insistentemente chiamato a dare informazioni negative su di me”, dichiara don Usai, che continua “Ho voluto bene a loro, li ho sempre aiutati anche privandomi di tutte le mie risorse materiali, ho il dubbio non infondato che qualcuno voglia far morire questa Comunità, che è stata offesa, screditata, vilipesa e oltraggiata”. Per altro, don Usai ha anche ricordato che la scarcerazione gli era stata negata “sulla base delle dichiarazioni di un soggetto che si spacciava per medico senza esserlo”. La verità, ha concluso il sacerdote, è che “sono vittima di una situazione paradossale”.