Lo si inizia e si viene subito catturati nel vortice della storia.Carrisi forte della sua esperienza sul campo sa scrivere e conosce benissimo la materia,non c'è che dire.Pero' ho delle critiche da fare a questo thriller che manca di italianita'.Leggiamo tanti thrillers americani ed allora perche' imitarli anche noi?A mio avviso c'è troppa smania di ricalcare certi modelli americani che non sono cosi' irraggiungibili.I luoghi sono molto vani,come se si trattasse di un posto qualunque mentre io avrei reso la nostralita' degli eventi..perche' no ,ambientandoli in una Napoli o Roma,scusate ma..che hanno Los Angeles o New York in piu'??.La protagonsita Mila è antipatica,un po' sbiadita e non ha davvero nulla di carismatico,se anche voleva imitare una Lisbeth stieggensiana o una Amelia deaveriana qui siamo davvero in alto mare..Carrisi deve lavorare ancora sulle rifiniture.La base del thriller c'è ma mancano i dettagli,quei piccoli contorni che rendono un thriller un thriller perfetto.Deaver docet e resta ancora insuperato.Avrei sfoltito anche un 50-100 pagine verso la meta libro che arrivano come un mattone dopo un inizio molto grintoso e che mi hanno reso un po' lento il proseguimento.Il finale rende finalmente il senso anche al titolo del libro,con qualche trovata un po' forzata...Nel complesso nno è male ma non grido neanche al miracolo..
v0to 6++