Doncalia anda e rianda

Da Farang @alefarang
Doncalia e circuito storico in moto Ktm 14
Quando me vedereee buccia di bananaaaa, me sentire dentro nostalgia stranaaaaa, me pensare jungla nera alla tigre e alla panteraaaa.. 

Di nuovo in  Etiopia ma per visitare la parte settentrionale attraverso un percorso non turistico, la Doncalia.
Partecipano a questa nuova avventuvacanza coordinata da farang e negus tour
I soliti noti, marco e pino di roma i giovani di milano da sessanta primavere e naturalmente non poteva mancare lui, livo, l'incasinatore di Livorno, il disturbatore di tutte le gite, da Rosignano Marittimo alla Doncalia per portare il verbo amaranto.
Anche questa volta siamo accompagnati da un numero imprecisato di signore e signorine, ognuna per conto suo in piena autonomia.
Italia Addis Abeba
Le bimbette via cargo sono già in nostra attesa, ma dovranno attendere ancora il giorno successivo.
Addis  - Gewane - Addodas
Sappiamo già come affrontare la procedura di sdoganamento delle moto, questa stavolta dovrebbe essere più facile.
Appunto.. come non detto, ci sono moltissime incomprensioni, allora l'altra volta eravamo stati solo fortunati!
Rriusciamo ad essere fuori solo dopo le una, siamo fortemente in ritardo, i nostri mezzi d'appoggio sono comunque già pronti con tutti i rifornimenti, facciamo il primo pieno di carburante e partiamo per il nord, per cercare di recuperare il tempo perduto abbiamo deciso di fare più strada possibile ci  fermeremo dove saremo.. saremo.. solo al tramonto inoltrato.
Oltrepassiamo Awash dove era prevista una sosta per delle visite, tiriamo dritto per Gewane  fino a raggungere Addodas, un villaggio di poche capanne, dove ci accampiamo per la notte, attorno alle capanne vengono accesi dei fuochi per tenere a distanza eventuali ospiti indesiderati.

Addodas - Logia - Samera- Afrera
Partenza di primo mattino attraversiamo i villaggi di Mile e Tendaho e sostiamo a Logia per i rifornimenti, la destinazione è Samera dove necessariamente dobbiamo fare le autorizzazioni per procedere in Doncalia con la scorta armata. Visitiamo la città vecchia di Samera con il suo colorato mercato quindi riprendiamo la pista per Afrera, lungo la strada incontriamo un continuo via vai di camion e carovane che trasportano il sale, in questo luogo desolato la vita è imperniata sull'estrazione del sale e sulla pastorizia. Fa un caldo tremendo, intorno ad Afrera è cresciuta ogni sorta di civilizzazione, il luogo è infernale e allo stesso tempo di un certo fascino, una cosa è sicura, ci sentiamo fuori dal mondo.
Ci accampiamo nell'unico posto possibile vicino ad un alberghetto.

Afrera - Erta Ale
Oggi è il giorno tanto aspettato, dopo una breve visita alle saline entriamo in Doncalia nella terra degli Afar, il paesaggio adesso è desertico, la pista si presenta a tratti sabbiosa a tratti mista di tavolato, nonostante il fech riusciamo a scorrere bene, non si può dire altrettanto per le auto che si insabbiano facilmente. Affrontiamo la pianura che ci porta alle pendici dell'Erta Ale a tutta manetta e ci accampiamo nei pressi dove abbiamo trovato un pò d'ombra creata dagli arbusti. Poco dopo veniamo contattati dai Doncali che si offrono di portarci l'indomani su per L'Erta Ale, il trekking sul vulcano era una tappa prevista, ma a causa del caldo opprimente il gruppo inizia a sfaldarsi, a maggioranza decidiamo di non decidere e rimandare al mattino successivo.

Erta Ale
Non c'è accordo sul da farsi, qualcuno ha l'idea di almeno percorre quella ventina di km di pista che porta al campo base, non è un'idea così geniale, la pista è  rocciosa con il  fondo lavico, di per sè  non è difficile anzi a passo di cross  sarebbe anche
divertente, il problema è che le rocce sono taglienti come il vetro, il rischio di rovinare gli pneumatici è alto, fortuna vuole che tutto procede senza inconvenienti, la decisione di non effettuare il trekking che il giorno prima non avevo totalmente condiviso adesso appare lampante che è stata giusta. Il caldo è insopportabile amplificato com'è dal mare di lava specchiata nera. Marcia indietro tutta verso Ametela, arriviamo a questo gruppo di capanne nel pomeriggio, siamo sul confine della depressione del Dalol, anche qui l'unico sostentamento è l'estrazione del sale unito a qualche gregge di pecore, al baretto del villaggio riuisciamo a rinfrescarci con una pepsi Etiope bella calda.
Montiamo il campetto tendato e stasera ci gusteremo una bella cenetta a base di capra arrosto sotto un cielo stellato.

Ametela - Dallol - Ametela
Oggi andiamo a vedere le conformazioni colorate di Dallol "la collina degli spiriti" percorriamo la piana con il gas a manetta fino a giungere ai piedi di questa collinetta che in realtà è un mini vulcano cresciuto sulla crosta salina della depressione della Doncalia, c'è anche un lago adesso è quasi in secca, ma quando è riempito dalle  precipitazioni la successiva evaporazione forma uno strato spesso di sale che viene tagliato a pezzetti e trasportato con le carovane a Makallè.  Il paesaggio si trasforma creando forme e colori talvolta irreali, siamo nella cosiddetta zona dei miraggi,  un tripudio di colori indescrivibile.

Ametela - Makallè
Stiamo per uscire dalla Doncalia vera e propria, ci dirigiamo verso Makallè percorrendo una bella pista a tratti impegnativa, oltrepassiamo valichi, canyon, letti di fiume in secca, a Makallè lasciamo le nostre guide.
Da qui in avanti inizieremo il percorso  storico più turistico.
Makallè - Adigrat - Debre Damo
Ci stiamo dirigendo nel punto più a nord dell' Etiopia verso il confine con L'Eritrea, la pista è ancora tutta da guidare, con la moto è appagante, oltrepassiamo Adigrat, non c'è niente di imperdibile e ci dirigiamo verso Debre Damo. Debre vale una sosta, il paese è abbarbicato su di una cima di una montagna, visitiamo il monastero e la chiesa di Aregawi un bell'esempio dell'architettura Aksumita,  siamo nel pumto più a nord dell'Etiopia storica, montiamo il campo nei pressi del monastero.

Debre Damo -Yeha - Auxum
Con calma leviamo le tende  ed iniziamo la discesa su Auxum, oltrepassiamo Yeha senza sostare, la pista non offre niente di spettacolare è bella grande e polverosa, il paesaggio adesso è rurale, Auxum è il  sito archeologico probabilmente più importante dell'Etiopia tanto che è dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità Unesco.
Adesso ci aspetta un hotel come si deve
http://www.ghionhotel.com.et/yeha.htm
più che altro è situato in una bella posizione con  una vista invidiaìbile sulle stele, è comunque tenuto in ordine.
Occorre un pass per iniziare a scoprire Auxum. 

E' una cittadina vivace legata soprattutto alla sua storia ed ai siti archeologici,  ci sarebbero tantissime cose da vedere noi avendo poco tempo a disposizione ci limitiamo alle stele di Auxum e i bagni della regina di Saba, un'impressionante serbatoio di contenimento dell'acqua.
Auxum- Debark
Riprendiamo la pista per Debark, in direzione del Lago Tana, nel corso del trasferimento attraversiamo passi montani, vallate e immense praterie, incontriamo molte gite organizzate che in senso a noi contrario si dirigono ad Auxum, il circuito storico viene così affrontato da tutti i t.o. organizzati, noi continuiamo a scendere fino a Debark.
Siamo in un parco nazionale, i monti Simien sono uno spettacolo della natura da qualsiasi lato si guardino, noi dal basso verso l'alto, è una zona frequentata dagli amanti del trekking, molti percorsi guidati sono possibili.
Ci sistemiamo al Simien Park Hotel
http://www.simienparkhotel.com
La giornata è libera ognuno si muove a piacimento, alcuni si dedicano a lunghe passeggiate altri più semplicemente ad un dolce riposo in camera con vista sui monti,  io e il Livornese ci scoliamo una birra con gli occhi puntati verso l'alto sui percorsi di trekking, imbambolati  da questo scenario magnifico e dalla stanchezza.
Debark - Gondar - Bahir Dar
Sono tappe di trasferimento quello per cui eravamo venuti in Eiopia del nord l'abbiamo già vissuto, quel che viene viene, arriviamo a Gondar attraverso una strada facile mista asflalto terra, la tabella di marcia non prevederebbe una sosta ma alla vista di un'insegna Bar Italiano tutti ci fiondiamo per un cappuccino, un semplice cappuccino in Etiopia un'esperienza davvero surreale. Riprendiamo la strada che costeggia il lago Tana fino a Bahir Dar, la sistemazione è al Tana hotel sulle rive del lago, semplice ma con camere con una bella vista.
http://www.ghionhotel.com.et/tana.ht

Bahir è un luogo orientato per lo pìù sul turismo, ampi viali, palme e anche una bella spiaggia.
Bahir Dar - Debre Markos - Nilo azzurro
Al mattino noleggiamo una barca e visitiamo la famosa sorgente del Nilo azzurro, riusciamo ancora ad avvistare gli Ippo  e i Cocco, sul lagoTana ci sarebbero da visitare i monasteri ma non c'è più tempo, riprendiamo la via che ci porterà alla gola del Nilo azzurro, è un tratto di strada spettacolare con notevoli dislivelli, c'è anche un ponte costruito dagli Italiani, pernottiamo in un alberghetto che offre anche la possibilità di un buon pasto.
Fiche - Debre Libanos - Addis Abeba
Facile trasferimento e giornata dedicata al rimpatrio dei mezzi.
Allora anche questa gita è finita, dopo giornate di libidine allo stato selvaggio  siamo riusciti anche a tornare tutti interi, in Doncalia i soliti bischeri si sono lasciati prendere la mano e giù scivolate a sfare determinate dal fech, pochi altri imprevisti se non normali cadute, l'attrezzaKTMento ci ha permesso di sfilare via senza tanti inconvenienti, dei veri muli, tutto bene  insomma per una volta lo possiamo anche dire, un solo rammarico.. non aver potuto fare la risalita in trekking sull'Erta Ale... e meno male!
Per gli appassionati delle vacanze avventurose ma non delle moto, ci sarebbe da specificare che gli stessi percorsi vengono organizzati con comode Jeep, comode .. si fa per dire, per le comodità rivolgersi altrove..

                                                                      arrisentissi

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