Uno sguardo storico al rapporto tra donne e fotografia attraverso una mostra al MoMA di New York, “Pictures by women: a history of Modern photography”, una raccolta di 220 fotografie di donne. Durante i 170 anni della storia della fotografia, le donne hanno assunto un ruolo sempre più importante, dando vita a diverse sperimentazioni. La mostra presenta una selezione di fotografie memorabili scattate da donne artiste. Dagli scatti romantici del passato, all’evoluzione tecnologica dove la donna capisce che può esprimersi e che l’obiettivo della macchina fotografica “rivela e svela”, per arrivare alla donna contemporanea che da vita a nuovi scenari interpretativi.
Una donna particolare, un uomo particolare, una giornata particolare…un film che ha fatto epoca ripresentato ai giovani a Roma, racconta il breve incontro tra una massaia e un omosessuale durante una Roma in festa per un altro incontro, quello tra due dittatori, Hitler e Mussolini. Nel momento di pieno consenso ad un regime che di lì a poco avrebbe portato il Paese alla catastrofe. Un uomo e una donna in un disagio sottile come un ricamo in un film che rievoca lo squallore dei tempi fascisti alla luce delle idee attuali del femminismo e del fronte omosessuale.
Nella storia dell’arte la donna ha fatto passi da gigante, poco si conosce della loro attività creativa in passato, nella percezione comune, la storia dell’arte è quasi interamente opera di artisti maschi, e per di più spesso attivi per committenti o per collezionisti a loro volta di sesso maschile. Solo nel tardo ‘900 la presenza rosa si sparge anche nel mondo dell’arte, sino alle cyberartiste post-contemporanee presenti oggi sul web, esse sembrano fra loro legate dai fili di un destino sociale sempre pronto a spingerle nell’invisibilità, ai margini, lontane dal centro. La quasi assoluta assenza di donne artiste nella storia dell’arte occidentale, e la invece massiccia presenza di artiste negli ultimi decenni ci fa dunque affermare che l’arte possa farci crescere perché è sempre un po’ più avanti del pensiero comune e che oggi potremmo essere appagate, soddisfatte di questa presenza estesa di voci femminili. Lo siamo ma non basta. Donne al potere o in corsa per divenire tali, donne protagoniste della moda, dello spettacolo, normalizzano in un’apparenza solo superficialmente appagante ma, pongono le premesse, della ricerca, della sperimentazione dell’inedito, nel senso di quello di cui ancora non si è fatta sufficiente esperienza.