Per gli amanti della buona educazione e del quieto vivere, non fare gaffes è fondamentale. Le gaffes, si sa, creano come minimo imbarazzo, ma le cose possono andare anche molto peggio, se l'interlocutore è un tipo al quale va facilmente il sangue alla testa. La nostra ineffabile maestra di galateo elenca dunque una serie di frasi infelici che non bisogna mai, mai, mai, ma proprio mai pronunciare:
- Io ti difendo sempre quando si dice male di te.
- Chi era la bella signora che ho visto ieri sera in macchina con tuo marito?
- Come mai non eri invitata dalla contessa Snobbani?
- Sua figlia, signora, è molto bella, ma lei lo è assai di più.
- Lei è molto bella, signorina, ma sua madre lo è ancor di più.
- Dottore, ripeta quella barzelletta che racconta sempre!
- Con i capelli ossigenati dimostri vent'anni di meno!
- Questo cappellino ti sta molto meglio della parure che avevi al tuo matrimonio.
- Cara, come ti dona il lutto!
- Sarei felice di averla a pranzo domani. Non dica di no: se non viene rimaniamo in tredici!
- Malasorte? Lei si chiama Malasorte? Non è mica per caso parente di quel Malasorte, noto iettatore?
la mia preferita è Cara, come ti dona il lutto!; e la vostra?