Come l’autore, anche i protagonisti maschi delle storie vengono avviluppati da una rete magica, che li segna nel profondo e non si fa mai dimenticare, li forma o li trasforma, perché ogni donna è Signora (domina) e femmina. Così Elena di Troia che per l’autore “è stata semplicemente tutte le donne che gli uomini nel corso dei secoli hanno di volta in volta amato e odiato. Una e centomila. Mai “nessuna”. E certamente l’altra faccia oscura dell’amore nasconde un odio sottile o manifesto, generato dalla paura di questo potente ignoto che è e rimarrà la donna per l’uomo: un “enigma irresolvibile”..
“Angelica, Carmen, Helga, Inés, Nora, Xenia....Le ho amate tutte, per un’ora o per sempre. Alcune con grazia, altre con irruenza, altre ancora le ho solo immaginate. Senza di loro, non sarei stato io” : questa frase non a caso è riportata in quarta di copertina perché in due righe riassume tutto il significato dei racconti. Tutti i 39 racconti, molto brevi e scritti in italiano, cominciano con la storia di una donna, delineata e vissuta con la sua meravigliosa maestria di narratore, capace di passare dal dramma alla commedia con la sua consumata abilità di regista teatrale. La chiosa, una frase fulminea, rappresenta il suo pensiero e la sua più forte emozione- non certo come la “morale” di un’antica fiaba, perché Camilleri non giudica mai con il metro comune- ed è espressa con una battuta arguta o triste, un ricordo, un’associazione, una conclusione... I personaggi femminili sono ignoti oppure noti, anche famosi nella storia e nella letteratura –Beatrice, Desdemona, Carmen, Nefertiti, Teodora - provengono dalla sua memoria, da fatti, incontri, esperienze, emozioni e impressioni senza fini di indagine sociologica, psicologica o etica, come dichiara lui stesso: derivano soltanto dal gusto del ricordo, messo su carta perché non sfugga più. “Comunque non potrei giurare che siano realmente accaduti, può darsi che me li sia inventati o sognati e poi, col trascorrere del tempo, li abbia creduti veri”.
Il mio consiglio
E se ad alcune donne può sembrare che la sessualità femminile sia un tema centrale di questo libro – certo, è anche così, ma non solo – suggerisco per prima cosa di non limitarsi all’apparenza perché le figure femminili disegnate sono più complesse; che comunque la sessualità femminile, così multiforme, non è un argomento che svilisce la donna se trattato come fa Camilleri, con curiosità e affetto; e da ultimo, soprattutto di cercare di cambiare ottica, provando per una volta a mettersi nei panni e nella mente dei maschi cercando di guardarci come ci guardano loro.