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Donne: il sesso forte con i tacchi ed il coraggio di denunciare.

Creato il 07 gennaio 2012 da Nottecriminale9 @NotteCriminale
Marina Angelo
Donne: il sesso forte con i tacchi ed il coraggio di denunciare.
E la donna continua a resistere per mille motivi che, quando si chiamano figli, le danno sempre più forza. Non si piange addosso, non vuole che lo facciano gli altri ma, a testa alta, supera le avversità e va avanti a volte accompagnata da uomini, altre scavalcando i quaquaraqua. Non muore nel silenzio. Non si morde la lingua pur di star zitta. Non mette il trucco per coprire le ferite. Lei va avanti. 
Tormentata, a volte afflitta, non sente quasi più il dolore delle percosse e cerca la forza. Ed ogni volta che trova il coraggio di denunciare, di dire basta, di riprendersi la sua vita, acquista dignità. 
E lo fa anche davanti a uomini piccoli che si sentono grandi, più che deboli ma che credono di essere fortissimi. Uomini che si chiamano tali solo per una questione lessicale. Cosa importante il linguaggio e l’uso corretto delle parole. 
Così la donna, quella con la gonna ma anche con il pantalone e con i tacchi, la donna ma anche l’amante, la casalinga ma anche la manager, fa un bagno di coraggio e mette fine al suo dolore, a quel circolo vizioso dentro il quale l’”uomo”, il carnefice, l’ha fatta cadere con uno sgambetto. 
E’ successo a Roma come in una delle più “classiche” e tristi storie di violenza domestica. Lui, sesso debole, si attacca alla bottiglia per bere una forza che non esiste. Poi, aggredisce verbalmente e fisicamente lei, sesso forte. La donna resiste ad intimidazioni, scenate per motivi futili e ingiustificati, scatti improvvisi d'ira, vere e proprie aggressioni fisiche con calci e pugni alle gambe ed alla testa. Spera che quell’uomo prima o poi cambi ed effettivamente, cambia, ma sempre in peggio tanto che le liti quotidiane, ricorrenti soprattutto al momento del rientro serale dell'uomo e durante la notte, richiamano l'attenzione di alcuni inquilini. Ma poi, finalmente, arriva il giorno in cui lei abbandona la speranza e prende atto e coscienza dell’amara verità. 
Donne: il sesso forte con i tacchi ed il coraggio di denunciare.Gli schiaffi non hanno più una giustificazione, non c’è più nessun “se”, non un “ma”. Finalmente ci vede chiaro e lascia quell’essere definito uomo. Purtroppo, però devono convivere forzatamente e questo, non elimina del tutto il problema. Le aggressioni non finiscono. L’incubo, continua. 
Ed allora succede che l'ennesima violenza diventa l’ultima. La donna, finalmente, trova il coraggio di far intervenire gli agenti del Commissariato Porta Maggiore. Dalle indagini effettuate, inequivocabili le conferme alla denuncia della donna e così, la Procura presso il Tribunale di Roma, considerati gli elementi acquisiti dagli investigatori, emette un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell'uomo, eseguita nelle ultime ore dagli agenti del Commissariato Porta Maggiore. 
Una storia che fa notizia oggi e sempre, fino a quando la denuncia come modo di agire non diventerà una costante per riappropriarsi della propria vita. 
Fino a quando le azioni di questi mostri non verranno debellate, fino a quando ci sarà fiato e spazio per denunciare, scrivere e raccontare anche di chi, come il quarantenne dell'Aquila arrestato per stalking, minaccia, molesta, pedina ex che diviene vittima. 
Uomini così magnificamente deboli ed infinitamente malati da non riuscire a sentire un NO, accettare la fine di una storia, vivere senza la persona che in maniera meschina e vigliacca perseguitano perché l’unica a farli sentire forti.

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