È cronaca quotidiana apprendere di donne picchiate in famiglia, soprattutto dal compagno. Oggi le cronache ci hanno dato una notizia interessante: a Caserta un avvocato donna ha rimesso il suo mandato perché una sua assistita vittima di un bruto si è rifiutata di costituirsi parte lesa. Ecco, un plauso profondamente sentito a questa signora avvocato che ha messo il dito sulla piaga. Ancora una volta nello stesso giorno in cui un astronauta italiano arriva su una stazione interplanetaria, notizia che ci proietta nella dimensione visionaria di Kubrick di Odissea nello spazio, per controbilanciare ovviamente si apprende che una donna picchiata al punto che le è stata asportata la milza, e questo ci riprecipita nel basso Medio Evo, o se volete nelle più bieche culture islamiche che noi occidentali tanto snobbiamo. A me la “vittima” non fa nessuna pena, non esito a dire che mi suscita molta rabbia perché significa che si riconosce in valori culturali e schemi comportamentali che denotano chiusura intellettuale, ignoranza e carenza di sostanza grigia. Mi gela il sangue sapere che una giovane donna si riconosca in tali modelli, mi dimostra che non c’è stata evoluzione né culturale né sociale. Ovviamente i soliti buonisti diranno che la vittima è tale perché ha dei problemi psicologici…. certamente, e sono psichiatrici più esattamente, ma stiamo attenti, il fatto gravissimo è che la persona sia arrivata a farsi massacrare di botte senza aver chiesto di mettersi in cura. La vicenda non è nata da un giorno all’altro, è il solito calvario… Dove sono i parenti, gli amici? Le istituzioni? Queste donne vanno curate, obbligate a farlo. Se necessario private della custodia dei figli. Il problema non è soltanto il fatto che certe donne si fanno picchiare, è chiedersi che cosa si fa a livello di istituzioni e famiglie per proteggerle da se stesse. La prevenzione sarebbe dare un’informazione culturale per cui l’amore è rispetto dell’altro e “obbligare” queste persone a curarsi prima che il trucido di turno le massacri di botte o le ammazzi. Ma ho paura che questa sia pura fantascienza!
Dr.ssa Franca Colonna Crupi, psicoterapeuta