Sono d'accordo con Michele Serra, là dove descrive un'Italia intera dietro le parole di don Piero Corsi, che sono l'evoluzione peggiorativa di un ragionamento maschilista e basico: se un uomo va con delle donne non è colpa sua.
Sotto tutto questo, però, c'è un problema di educazione sentimentale, che sfugge al linguaggio semplice e violento scritto nel volantino. Credo che dietro la liberazione della donna, in Italia, ci sia una liberazione dell'uomo dai criteri di una sessualità rovinata e sfasciata, di una sentimentalità che è stata distrutta e che ha ridotto l'umanità alla sua parte bestiale. Non è un'accusa al sesso (che invece si intravede nelle parole di don Corsi e di quanti sostengono che una donna "provocante" sia un oggetto del demonio - ovvero di quanti ritengono che un uomo può far sesso a destra e a manca, ma se lo fa una donna è una poco di buono...), ma a una struttura mentale classista e attenta solo all'immediatezza del proprio piacere e alla totalizzazione del proprio ego.
Avrei qualche strumento per uscirne, ma non è una strada facile.