Oggi è il giorno in cui centinaia di migliaia (per non dire milioni) di donne sono scese in piazza per difendere i propri diritti, mostrarsi forti e difendere la propria immagine; immagine che ogni giorno viene letteralmente sputtanata da puttane e puttanelle varie capaci solo di aprire le proprie luride gambe al primo che gli promette la tanta agognata fama e di siliconarsi le labbra solo per poter far meglio un pompino all’anzianotto stempiato e panzone di turno, ma che dalla sua parte ha il fatto di essere pieno di soldi.
Visto che per fare un nuovo post non vorrei rischiare di ripetermi, vi ripubblico un mio vecchio articolo che scrissi qualche mese fa per Mr. E.
Inutile dire che questa mia sorta di orazione è dedicata a Noemi Letizia e a tutte coloro che rientrano nelle categoria sotto citate.
Per tutte le altre: avete la mia più sincera stima.
Siamo il paese...
in cui una donna, per essere sotto i riflettori e avere un futuro assicurato, deve far vedere le tette e fottersi qualcuno di importante;
in cui una donna, anche se ha solo 19 anni, ricorre alla chirurgia estetica per sentirsi bella e grande, ma non sa che il cervello non si può pompare con il silicone;
in cui "ma sì, in culo la scuola, meglio una donna bella e stupida ad una affascinante ma scomodamente intelligente";
in cui si vuole sapere tutto sulla lei che si è fatta e rifatta il lui;
in cui il senso della decenza è andato allegramente a puttane;
in cui una donna può distruggere con due parole in croce tutto il lavoro fatto da coloro che si sono battute per la parità dei sessi... in culo alle pari opportunità, insomma;
in cui una ex igienista dentale, e non solo di quello, dice che le vere armi della donna sono la bellezza e la sensualità;
in cui se la donna vuole lavorare prima le si chiede se ha intenzione di sposarsi e avere figli;
in cui è anche colpa di noi uomini... che accettiamo che le cose rimangano così.
Grazie a tutte voi... mi fate schifo...
E.