La strada dal torrente era per le donne un vero e proprio centro di formazione, consulenza e scambio di esperienze per la buona gestione della coppia e della casa. Nelle zone rurali, le donne sposate e le ragazze del villaggio si riunivano due volte a settimana, di solito il lunedì e il giovedì, per andare a fare il bucato al grande torrente vicino al villaggio. Lunedì e il giovedì perché, al villaggio, c’erano giorni in cui era vietato fare i vestiti, tagliare i capelli, la barba o fare
le condoglianze …Durante l’andare e il tornare dal fiume le ragazze spensierate, quelle non ancora sposate e ignare dei problemi della vita di coppia, intonavano canzoni d’amore, a volte evocando nella canzone il nome dell’amato. Le donne sposate davano consigli a quelle che non sapevano ancora adeguarsi e trovare il modo giusto di gestire la relazione o di trattare con gli suoceri. Pur parlando, tuttavia, esse prestavano orecchio alle canzoni delle più giovani, curiose di capire con quale giovane del villaggio ciascuna di loro aveva intrecciato una storia d’amore. In altro modo non era facile capirlo, perché l’amore tra un ragazzo e una ragazza non veniva apertamente esibito davanti alla gente del villaggio. Era proprio attraverso quello che le donne, con le orecchie ben attente nel cammino verso il torrente, avrebbero raccontato al ritorno che i genitori venivano a conoscere l’identità dell’innamorato della loro figlia.
Quanto alle donne sposate, quelle che avevano problemi confidavano le loro preoccupazioni per avere dei consigli per creare in casa un’atmosfera serena. Ed era in quei momenti che ognuna di loro, in modo reciproco, con chiarezza e amicizia, senza successive indiscrezioni, senza superiorità e senza ostilità, contribuiva alla discussione con la propria esperienza, con il suo saper fare e saper essere … Certune potevano perfino condividere i consigli appresi dalla propria madre prima del matrimonio. Per esempio il modo paziente con cui la madre trattava il marito, gli parlava con dolcezza e lo faceva sentire apprezzato, come lo accoglieva al ritorno e gli preparava da mangiare, e come faceva sentire tutti i membri della famiglia sullo stesso piano. Insomma, come interagire bene con marito, amici, collaboratori e tutti i parenti.
Anche se il dialogo non filava con ordine, quelle che avevano da affrontare dei problemi traevano profitto da ciò che sentivano dalle altre. Prima che una finisse, un’altra interveniva raccontando quello che aveva appreso dalle anziane del paese durante le veglie notturne, quando la famiglia si riuniva intorno al falò nella stagione fredda. Si ascoltavano proverbi e storie, si cardava e filava il cotone, si sgusciavano le arachidi, chicchi di grano e fagioli per preparare le sementi. Talvolta improvvisamente qualcuno interveniva parlando delle proprietà degli alberi, come l’incenso e l’indaco, e dei sette nodi sull’astuccio del filo da cucire … La strada del torrente non era l’unica occasione, le donne avevano molti luoghi e molte occasioni per aiutarsi a creare una vita coniugale serena e portare la felicità nelle loro case.
Quali sono le virtù di indaco nell’unione della coppia e e il bene della casa… sapreste dirlo?