Dope - Follia e riscatto

Creato il 10 dicembre 2015 da Misterjamesford
Regia: Rick FamuyiwaOrigine: USA
Anno: 2015
Durata:
103'

La trama (con parole mie): Malcolm, Jib e Diggy sono all'ultimo anno di liceo, hanno una band, aspirano al college e sono inesorabilmente nerd, almeno per tutto quello che riguarda la cultura hip hop anni novanta. Peccato che, nonostante l'educazione, i sogni ed i buoni voti, siano nati e cresciuti ad Inglewood, uno dei quartieri più problematici di Los Angeles: e peccato che, per quanto si siano sempre tenuti ben alla larga dalle gang e dal traffico di droga, una serie di casualità porteranno Malcolm a divenire una sorta di protetto di Dom, piccolo boss locale, che a seguito di una sparatoria lo coinvolgerà suo malgrado in un'avventura che metterà alla prova il desiderio di uscire dal proprio misero seminato dei tre ragazzi, mettendoli a contatto con situazioni grottesche che solo fino a qualche giorno prima non avrebbero mai pensato di dover affrontare.Cosa sarà, dunque, di Malcolm, Jib e Diggy?
Sprofonderanno nei bassifondi o troveranno la forza di emergere per affrontare il mondo che, di fatto, vogliono conquistare grazie alla loro intelligenza, al talento ed alla voglia di vivere?

C'è stato un momento, nel corso della visione di questo sorprendente, freschissimo, divertente, coinvolgente Dope, in cui quasi mi è parso si fermasse il tempo: la Nakia di una splendida Zoe Kravitz guarda il più giovane Malcolm, nerd e bersaglio di continue vessazioni da parte di compagni e professori, affermando che uno come lui potrebbe avere la fila alla porta.E da Clerks 2, con Rosario Dawson che definisce Dante come quello che "si è fatto il culo nel corso dell'adolescenza", e con la maturità finisce per diventare il più ambito anche da parte di quelle che, ai tempi, non se lo filavano neanche di striscio, fino alle esperienze personali, mescolate alla passione per la musica ed alla sensazione che solo l'adolescenza regala di poter cambiare le cose, nel profondo, dalla propria vita al mondo, dall'emozione alla superbia, mi è parso di ringiovanire di colpo.Dope è stato come se Californication avesse ripreso vita nel corso dell'adolescenza, o I Goonies avessero attraversato la consapevolezza degli anni novanta, o i miei anni da commesso al Virgin Megastore neanche fossi in Alta Fedeltà avessero avuto di colpo voglia di una scampagnata fuori dal viale dei ricordi del periodo in cui, ventenne o poco più, cominciai a scoprire la musica in tutti i suoi generi, hip hop compreso, e la supponenza che coltivavo ai tempi avesse firmato una tregua con la placida dose di pane e salame che distribuisco oggi ogni giorno - bellissimo, per quanto mi riguarda, in questo senso, il dialogo che vede Malcolm affermare che non potrebbe mai comprare online un cd di Macklemore, uno dei miei rappers favoriti al momento -: pellicole fresche come questa, alimentate, come se non bastasse, da una robusta dose di ironia, riflessioni a proposito dello stato sociale attuale non solo statunitense, leggere e profonde ad un tempo, spinte da una colonna sonora da urlo - splendidi i pezzi del gruppo di Malcolm, firmati tutti da Pharrell Williams - e da una cura notevole per i dettagli in grado comunque di non sconfinare nella forzatura, sono ossigeno puro per il Cinema ed i suoi appassionati, in grado di coinvolgere, divertire ed anche emozionare, far desiderare che i propri figli siano già adolescenti per condividere con loro la visione, e magari sfruttarla per confrontarsi a proposito delle differenze, delle strade prese o da prendere, delle idee e dei cambiamenti.Mi sarebbe piaciuto, in un certo senso, avere la possibilità di un faccia a faccia con ragazzi come Malcolm, Jib e Diggy, che hanno sempre sognato di vivere gli anni novanta pur essendoci soltanto nati almeno quanto è capitato al sottoscritto per i settanta, e ad un tempo essere loro amico per godermi le prime sbronze, le cotte, quei pomeriggi in cui ti pare di costruire davvero il futuro o essere il loro fratello maggiore, o padre, in modo da potermi considerare presente nel caso in cui avessero bisogno di qualcuno pronto a tenere la testa durante una sboccata da bevuta o buttare un consiglio, nel caso in cui sia richiesto.In una certa misura, e con tutte le differenze del caso, godermi Dope è stato come vivere la visione di Pride: mi ha fatto desiderare di essere ancora adolescente - magari con la testa di adesso - ed allo stesso tempo che il Fordino e la sua futura sorellina attraversino presto quell'età così delicata, per poter loro mostrare quel vecchio film anni zero che all'old man era piaciuto così tanto, sperando magari di parlarne insieme, a visione ultimata.Ovviamente non sarà così, e quando Malcolm ed i suoi inseparabili amici avranno realizzato - o quantomeno, cercato di realizzare - i loro sogni i miei figli li considereranno vecchi, magari immaginando di essere nati nel decennio che li ha visti crescere, pronti a considerare proprio Macklemore un classico.Probabilmente, per allora, il mio tempo sarà passato - in termini di aspirazioni, quantomeno -, ma è bello sapere che esistono ancora film in grado di dare la scossa che potrebbe diventare, per l'appunto, ispirazione.E portare chi sta da questa parte a non farsi troppe domande, ma a considerare solo la voglia, la passione ed il talento.E tutto il cuore che ci definisce a prescindere da latitudini geografiche o sociali.
MrFord
"Uhh uhh uhh, feel me now, listen
momma loved me, pop left me
Mickey fed me, and he dressed me
Eric fought me, made me tougher."
Jay-Z - "Blueprint (Momma loves me)" -


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