La notizia è una tappa del percorso giudiziario cominciato proprio grazie alle alte sfere del Governo americano: l’inchiesta sul doping Armstrong avrebbe potuto scamparla, se solo si fosse trattato solo di giustizia sportiva (con i suoi tempi e i suoi, ormai acclarati, insabbiamenti); ma le indagini sono continuate perché lo sponsor del texano 7 volte vincitore del Tour de France è stato US Postal, dunque un’azienda sottoposta al controllo del Governo federale: meglio stare attenti a come vengono utilizzati i soldi dei contribuenti americani…
Anche il ministero della giustizia aveva dunque aderito alla denuncia per frode depositata contro Lance Armstrong dal suo ex compagno di squadra, Floyd Landis (coinvolto in un’altra squallida vicenda di ormoni e sacche di sangue), lo scorso febbraio. In ballo c’è l’ipotesi di una multa molto salata, 150 milioni di dollari a fronte dei 40 di sponsorizzazione al team + 17 direttamente versati ad Armstrong nel corso degli anni dal 1998 al 2004.
Lapidario il commento di Elliot Peters, avvocato di Armstrong:
La Us Postal ha ricavato un enorme beneficio dalla sponsorizzazione del ciclismo.
Evidentemente ora spera di passare una seconda volta all’incasso..