Contador, spalleggiato dal team manager Bjarne Riis (Saxo Bank-Tinkoff), sarebbe invece più propenso alla rinuncia.
Questo perché un corridore squalificato per doping non guadagna, per ben due anni, punti in chiave classifica UCI, importanti – tra l’altro – per stilare la graduatoria sportiva a fine stagione e assegnare – anche su questa base – le licenze Pro Team.
Riis ringhia:
Contador in Cina? Con questo sistema è inutile: o cambiano le regole, o gli risparmio un impegno così gravoso
Ossia, come peraltro comincia a pensare anche UCI, prove di amnistia - invece che punizioni esemplari – per tutti i ciclisti squalificati per doping. Alla faccia delle battaglie per la pulizia di questo sport, come quella che sta – a mio personale avviso, meritoriamente - portando avanti la Federazione Italiana (che ha escluso dalle convocazioni per la nazionale gli squalificati e anche, in questo caso esagerando, gli indagati per doping).
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