Sono passati giusto cinquant’anni da quel tragico incendio del 1964 che distrusse completamente uno dei monumenti più antichi della Campania: la Basilica cattedrale di San Procolo, sita nel Rione Terra, è stata restaurata ed è stata riconsegnata alla Curia vescovile di Pozzuoli e riaprirà anche ai fedeli.
Raggiante Caldoro che definisce la riapertura del tempio una “una giornata importante per tutti perché qui su questa rocca c’è l’identità della nostra storia passata e le aspettative importanti per il futuro. La rocca del Rione Terra può costituire una importante vetrina verso il mondo che può far conoscere ed apprezzare le bellezze ed i tesori della nostra regione ed in particolare dei Campi Flegrei. Un passaggio importante – continua il presidente della Regione Campania – per passare da una economia industriale, prettamente manifatturiera ad una economia che si fonda sul terziario e sul turismo in generale. È questo un grande giorno anche per la chiesa: la riapertura della cattedrale-tempio riveste un significato importante per tutta la comunità locale”.
Una lunga ed incredibile storia ha attraversato il Rione Terra, quartiere e primo nucleo abitativo di Pozzuoli. Gli abitanti del posto furono sgomberati nel 1970 per i danni subiti a seguito del bradisismo e del terremoto dell’Irpinia del 1980. Oggi il Rione Terra, che si trova su una piccola altura, è attualmente in fase di restauro e di riqualificazione. Ma per capirne l’importanza bisogna considerare che, al di sotto delle abitazioni, c’è un intero percorso archeologico, perfettamente conservato, che è un vero e proprio “museo a cielo aperto”, una testimonianza importante del periodo romano (risale circa al 500 a.C.) e di tutta la storia puteolana. Non a caso, per completarne il restauro, è scesa in campo anche l’Unione Europea, con una programmazione di fondi 2014-2020.