Dopo il crollo di Volkswagen
Ftse Mib tutto rosso, i maggiori ribassi hanno riguardato: Exor, Fca, Finmeccanica, Banca MPS, Stmicroelectronics, Saipem e Mediolanum.
Una seduta shock per le Borse occidentali, nonostante il guadagno di Shanghai (+0,9%) e Tokyo ancora chiusa per festività, le Piazze europee aprivano la seduta in territorio negativo, poi … non han fatto altro che scendere.
Certamente Volkswagen non ha aiutato, se il -18% di ieri poteva essere ammissibile il -19% di oggi non può lasciare indifferenti gli investitori, vabbé volatilità, ma … a tutto c’è un limite.
In due giorni il titolo della Casa automobilistica tedesca è passato da 162,4 euro a 106,8 euro, e questo ha avuto ovvi riflessi su tutto il settore in Europa, queste “emissioni” taroccate stanno costando caro alla Volkswagen ed all’immagine della “tecnologia tedesca”.
Detto questo forse il mercato non aspettava altro che una scusa per stornare ed oggi sui mercati è stata tempesta, perché fin dalle prime battute non c’era un titolo che si salvava dalle vendite, questo è il segnale più evidente di uno “scarico” da parte degli investitori istituzionali.
Oggi poi ci ha pensato anche il Presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockhart, a buttare benzina sul fuoco tornando a parlare del rialzo dei tassi Usa.
Ma torniamo alla nostra Piazza Affari, come detto nessun titolo fra quelli che compongono il nostro Ftse Mib (-3,33%) ha terminato la seduta con un rialzo, sul fondo ovviamente il comparto automobilistico.
Maglia nera per Exor (-6,35%) sui minimi dallo scorso mese di marzo. Forte ribasso anche per Fiat Chrysler Automobiles (-6,21%), tornata sui valori di febbraio.
Giornata da dimenticare anche per Finmeccanica (-5,26%), continua la discesa di Banca MPS (-4,98%) giunta al settimo ribasso nelle ultime nove sedute.
Han lasciato sul terreno più di quattro punti percentuali anche: Stmicroelectronics (-4,76%), Saipem (-4,39%), Mediolanum (-4,39%), Banco Popolare (-4,33%), Enel (-4,27%) e Yoox (-4,17%).
Ed ora non ci resta che guardare cosa accade a Wall Street per cercare di capire che seduta attenderci domani.
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro