Avanti un altro, una delle poche novità di questa stagione autunnale, ha ottenuto ottimi ascolti superando, in alcune occasioni, anche il forte concorrente Rai L’Eredità di Carlo Conti. Bonolis ha espresso la propria soddisfazione in un’intervista rilasciata qualche settimana fa al Corriere della Sera: «È un prodotto completamente nuovo, pensato sulle corde che più mi appartengono. Ha avuto bisogno di tempo per trovare il suo equilibrio, ma a oggi dopo neanche due mesi di emissione ha ottenuto molto di più di quello che si sperava potesse ottenere. L’obiettivo era cambiare il meccanismo ansiogeno e l’atteggiamento tensivo tipico dei quiz. La nostra è una goliardia priva di ipocrisia, molto leggera, dove si vince o si perde, ma resta un gioco. L’obiettivo della rete era il 17%, ormai siamo al 21% fisso come ascolto contro un competitor fortissimo come “L’eredità” che ha un gravame pubblicitario che è meno della metà del nostro, eppure ormai facciamo gli stessi numeri».
Domani, al posto di Avanti un altro, debutterà il nuovo game show targato Endemol The Money Drop, trasmesso in 27 Paesi e condotto da Gerry Scotti. «A quell’ora, dopo sette anni di Passaparola e dieci del Milionario, il peggior nemico di me stesso sono io. Però, quando mi hanno mostrato per la prima volta The Money Drop ho avvertito le stesse sensazioni di quando vidi Chi vuol esser Milionario?» ha affermato Scotti a il Giornale. In merito all’audience, Scotti ha dichiarato: «Il vero addio al Milionario l’ha deciso chi ha voluto usarlo ininterrottamente per dieci anni. Era un format da dosare, proponendo venti, trenta puntate alla volta. Noi ne abbiamo fatte anche 300 consecutive. L’audience? Tra il 18 e il 20 per cento sarebbe una buona partenza. Esordire sotto le feste non è il momento migliore. Forse sarebbe stato meglio farlo in un periodo di minor distrazione. Il Milionario partì al 32 per cento e poi scese fino al 16. Con l’aumento dei canali e dell’offerta la frantumazione degli ascolti è sotto gli occhi di tutti. Se un coccio si rompe in tre pezzi è un conto, se si frammenta in venti o trenta rimetterlo insieme è dura».