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Doppio appuntamento genovese per sarah biacchi: un marzo fra lirica, teatro e grande storia della canzone

Creato il 12 marzo 2015 da Alfaprom @lorenzasomogyi

Saranno due, entrambi, molto impegnativi gli appuntamenti di Sarah Biacchi questo marzo a Genova. Domenica 15 marzo alle ore 15:45 al Teatro Gustavo Modena di Genova (Piazza Modena, 3 Genova – infoline 010 41 21 35), infatti, sarà Susanna ne Le nozze di Figaro di W.A. Mozart diretta  dal Maestro Francesco Mancuso. Mentre sabato 21 marzo alle 21.00, nei doppi panni di attrice e cantante, sarà Edith in Edith Piaf – Il passerotto di Francia al Teatro del Levante a Sori (Genova) Al pianoforte Ivano Guagnelli, la regia di Davide Strava. Lirica e Teatro, ma anche grande storia della canzone, a confermare lo spessore di un’artista oltre gli schemi: cantante, ma anche attrice, performer, vocalist. Sarah Biacchi sa vestire i ruoli del teatro contemporaneo, come i panni della lirica (ha studiato e si è perfezionato con Laura Giuseppina Bulian). Sa passare dal canto impostato del melodramma all’espressività della canzone, mutando registro oltre che stile interpretativo.

 

Ricordiamo gli altri interpreti che saranno a fianco di Sarah in Le Nozze di Figaro: a vestire i panni di Figaro, infatti, sarà Alessandro Biagiotti, mentre Bruno Pestarino e Mirella di Vita saranno rispettivamente il conte di Almaviva e la contessa; Marika Colasanto sarà Cherubino, Barbara Nevi Marcellina, Gianmaria Patrone sarà Bartolo mentre Daniele Buttafava interpreterà Basilio-Don Curzio, Irene Celle sarà Barbarina e ad immedesimarsi nel ruolo di Antonio sarà Johannes Hanel. Alla regia dell’opera lo stesso direttore d’orchestra Francesco Mancuso insieme ad Antonino Marullo. L’orchestra sarà quella de La Meridiana.

 

Non meno impegnativa la performance dedicata alla grande Edith Piaf. Edith Giovanna Gassion, soprannominata “passerotto” per la sua minuta statura (nell’argot parigino si dice piaf), è stata in attività tra gli anni Trenta e Sessanta. Già a sette anni dovette muovere i primi passi verso la musica, cantando per suo padre in strada per qualche spicciolo.

Davide Strava affida alla voce della stessa Edith/Sarah Biacchi e al pianoforte di Ivano Guagnelli, il racconto degli amori, sviluppandone quattro. Il sentimento filiale verso la prostituta Titine durante l’infanzia vissuta all’interno di un bordello e l’amore nei confronti del padre, contorsionista in vari circhi di giro. Il terzo grande amore fu Raymond Asso, sublime autore e paroliere francese. Ultimo, il più importante e fatale, fu l’amore profondo per Marcel Cerdan. il pugile di Francia più conosciuto negli USA, che perse la vita per tornare al più presto da lei.

Edith Piaf, la cantante francese più famosa di ogni tempo, il suono degli ultimi, il fiore della strada vive dentro questa incoerenza che la eleva allo status di donna libera e voce universale.


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