Nasce a Pisa il Museo delle Navi Antiche. Agli Arsenali Medicei saranno visibili permanentemente i relitti dello scavo di San Rossore. L'iniziativa sarà presentata sabato 30 novembre, alle ore 11.30, dal direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana Isabella Lapi. L'evento sarebbe dovuto essere presentato dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Massimo Bray ma a causa di impegni istituzionali sopraggiunti il politico non sarà presente.
Il Museo delle Navi Antiche di Pisa, all'interno degli Arsenali Medicei di Lungarno Simonelli, sarà il più grande d'Europa a riunire archeologia, mondo navale e archeologia industriale. L'allestimento, sviluppato sulla base di un progetto espositivo della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, sarà ultimato in concomitanza con il lavoro di restauro degli Arsenali Medicei, curato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici e Etnoantropologici delle Province di Pisa e Livorno.
Gli Arsenali ospiteranno gran parte dei reperti riportati alla luce nel sito archeologico adiacente alla stazione di Pisa San Rossore, uno dei più importanti nel suo genere.Si tratta di 30 navi databili tra il III sec. a.C. e il VII d.C con i loro carichi di gioielli e utensili vari, anfore, monete. Un cantiere di 10.650 metri quadrati (3.500 di scavo vero e proprio, 1.700 di laboratori e centro restauro) che i visitatori ora possono attraversare con un percorso guidato. Le imbarcazioni sono attualmente in fase di restauro presso il centro di restauro del legno bagnato, che ospita studenti e tirocinanti in archeologia e restauro provenienti da tutto il mondo.
Colgo l'occasione per segnalare un altro evento previsto per la prossima settimana.
Comunicato stampa
Archeologia & Architettura
Il prossimo 5 dicembre Mantova ospiterà una giornata di studio sul tema Archeologia & Architettura, una millenaria complicità, organizzata nell’ambito della UNESCO chair nel polo mantovano del Politecnico di Milano, affronterà temi specifici legati alla protezione e alla musealizzazione dei siti archeologici, portando a confronto alcuni studi italiani ed esteri.
Mantova attende da anni il proprio museo archeologico e nel frattempo la collezione si è arricchita con reperti d’eccezione tra i quali spiccano gli “amanti di Valdaro” e la Domus Romana, nella centralissima piazza Sordello. In questi giorni, sta suscitando molto aspettative, un concorso in atto nel cuore di Roma per la sistemazione del straordinario sito dell’Auditorium di Adriano scoperto nel 2009, molti fondi sono stanziati per la salvaguardia di Pompei, la vivace disputa intorno al rifacimento della protezione di Villa Casale in Piazza Armerina non si è placato, per citarne solo alcuni. La giornata di studi per quanto di profilo accademico, non intende affrontare direttamente le vicende locali ma molti degli argomenti hanno una attinenza e non potranno non suggestionare e alimentare, la già vivace discussione in corso su quei argomenti e perciò, la manifestazione è gratuita ed aperta alla cittadinanza.
La musealizzazione e l’apertura dei siti alla fruizione è un percorso, teso tra temi inerenti la conservazione, e il restauro dei luoghi e reperti passa attraverso l’esigenza della loro protezione, e il tutto non può essere scisso da una considerazione sulla gestione e l’apertura ai visitatori – il bene culturale deve essere messo a disposizione del pubblico.
I partecipanti e i temi che saranno affrontati apriranno un’ampia finestra sulle nuove tendenze in materia della musealizzazione e la valorizzazione del patrimonio archeologico come volano culturale e come tale la sua potenzialità di sollecitare, diventare indirettamente perfino un volano economico.
La collaborazione che si profila nella giornata, tra i promotori che sono il Polo universitario che ha sede a Mantova, il Sistema museale Provinciale, vede una attiva partecipazione della Regione e la Soprintendenza regionale Lombarde, l’amministrazione comunale, il mondo economico ed imprenditoriale è un importante traguardo e In un momento di crisi come quella attuale è un fatto riguardabile e indispensabile scommettere sul patrimonio nel quale l’Italia è impareggiabile: la cultura. Un titolo apparso pochi giorni fa su un noto
quotidiano Romano “Auditorium di Adriano, cercasi archistar per la copertura-museo del capolavoro” rivela la grande approssimazione con la quale questo tema viene approcciato sottolineando l’urgenza di contrapporre argini scientifici, culturali ed economici congrui a questi luoghi comuni.
Coordinatore scentifico :
David Palterer _ david.palterer@polimi.it
Info:
Sistema museale provinciale _ 0376 357531 e IAT 0376 432432