Da leggere abbandonandosi senza resistenze al racconto di questo grandissimo scrittore interprete di un mondo in crisi allo stesso tempo lontano e (fin troppo) vicino a noi.
Da leggere sgombrando la testa dalle sequenze del film che il superbo Stanley Kubrick ha tratto da queste pagine. Perché è ben altro il Doppio sogno di Arthur Schnitzler (Adelphi).
Da leggere accettando la complessità di questa storia e poi dipanandola, perchè i suoi intrecci, i suoi diversi piani, i nodi problematici alla resa dei conti non appartengono alla storia della letteratura, ma alla nostra vita popolata di maschere e mascheramenti, di sogni che ci proiettano per la tangente e di ricadute più o meno devastanti sulla realtà.
Ma poi chi può dire che cos'è la realtà? E quanto sogno c'è nella nostra realtà?