Se avete un orto coltivato con patata e melanzane e notate delle parti defogliate, potreste avere a che fare con un fastidioso parassita delle solanacee: la dorifora. Questo insetto appartiene all’ ordine dei coleotteri ed è un fitofago che si nutre solo ed esclusivamente di piante appartenenti alla famiglia delle solanacee. Il parassita è molto fastidioso per queste piante, perché ne induce l’arresto dello sviluppo e la morte precoce. La dorifora, se non trattata e individuata per tempo, può compromettere la resa di intere coltivazioni. Nell’orto, si può assistere agli stessi danni e a un peggioramento della resa estetica delle piante ospiti o colpite. La dorifora si riproduce con precise condizioni ambientali e di temperatura e può essere combattuta con la lotta chimica o biologica.
Caratteristiche
Infestazione e sintomi
La dorifora si manifesta prevalentemente in primavera, mentre in inverno, le pupe e gli esemplari adulti si nascondono nel terreno, a una profondità compresa tra 15 e 40 centimetri. L’aumento delle temperature primaverili, che devono almeno arrivare ai 16 gradi, spinge l’insetto a uscire dalla sua tana facendolo risalire sulle foglie della pianta ospite. Dopo lo svernamento inizia anche l’accoppiamento e la deposizione delle uova sulla pagina inferiore delle foglie. Su queste le femmine possono depositare anche fino a quaranta uova. L’insetto adulto e le larve, forme mobili della dorifora, risalgono l’apparato fogliare della pianta divorandolo completamente. Il principale sintomo dell’attacco di dorifora è proprio il defogliamento della pianta, la quale, non potendo più compiere la fotosintesi clorofilliana, si secca e muore prematuramente. Un altro sintomo della presenza della dorifora è lo sviluppo di germogli laterali e la diminuzione dei bulbi della pianta ospite. L’apparato radicale, infatti, non ricevendo energia dal metabolismo fogliare, tende ad arrestare il suo sviluppo.
Lotta e prevenzione
La lotta alla dorifora si può effettuare con metodi chimici e biologici. I rimedi chimici sono a base di insetticidi selettivi contro questo insetto. Per una bassa tossicità è meglio usare i piretroidi, notoriamente ricavati da alcune specie di fiori. In caso di infestazione eccessiva, si può ricorrere ai neonicotinoidi, insetticidi chimici ad elevata tossicità contro alcuni insetti parassiti, tra cui anche la dorifora. Gli insetticidi ai applicano tramite irrorazioni fogliari, ma le applicazioni devono essere effettuate lontano dal periodo di fioritura. Meno dannosa per l’ambiente è la lotta biologica. La dorifora si può combattere con degli imenotteri che depongono le uova all’interno dell’uovo della dorifora. Questo rimedio viene usato solo per colture protette o in serra. Altri rimedi biologici contro la dorifora sono dei batteri in grado di paralizzare l’intestino dell’insetto. Contro la dorifiroa si usano il bacillus thuringiensis e quello tenebrionis, più specifico per la lotta a questo insetto parassita. La dorifora può essere prevenuta attraverso delle corrette operazioni colturali, tra cui la concimazione e la pacciamatura. Ulteriori infestazioni di dorifora possono essere prevenute usando varietà di solanacee più resistenti alle avversità e ai parassiti. In genere, i fertilizzanti organici contrastano la diffusione della dorifora. Anche una buona pacciamatura protegge il suolo dall’arrivo della dorifora. Per evitare infestazioni eccessive è anche utile individuare per tempo le uova e rimuoverle manualmente. In caso di infestazioni sul pomodoro e sui peperoni, i metodi di lotta alla dorifora sono indentici a quelli che abbiamo appena elencato.