l piccolo inconveniente che si avvertirà sarà dato dal cambiamento delle ore di riposo: la prima notte si dormirà un’ora in meno e si avvertirà lo scombussolamento per un paio di giorni appena, finché non si saranno instaurati i nuovi ritmi fisiologici e cardiani.
Il risparmio di energia previsto grazie al passaggio all’ora legale è valutato per l’Italia in circa 90 milioni di euro. Alcuni paesi addirittura hanno abolito completamente l’ora solare, per mantenere perennemente l’ora legale, in ragione al risparmio energetico ed economico che ne deriva.
In Italia l’adozione dell’ora legale fu utilizzata per la prima volta nel 1916 in seguito al decreto legislativo n. 631 del 25 maggio, rimanendo in uso solo per pochi anni, fino al 1920.
Dopo quella prima inaugurazione dell’ora legale ve ne fu una successiva ma, a causa della seconda guerra mondiale durante il periodo che va dal 1940 al 1948, subì continui cambiamenti, venne ristabilita e abolita diverse volte. L’ultima adozione definitiva risale al 1965, quando fu appunto istituita in base ad una grave crisi economica e da allora la sua alternanza all’ora solare continua a essere presente ogni anno. I mesi previsti per il cambio dell’ora sono la fine del mese di marzo, precisamente l’ultima domenica del mese, e in autunno, l’ultima domenica del mese di ottobre.
La prima attuazione dell’ora legale in via definitiva del 1966 assegnò in maniera costante il periodo d’inizio, che è sempre stato quello del mese di marzo, quello della fine, invece, ha sofferto diversi cambiamenti prima di arrivare a quello attuale.
Inizialmente, infatti, fu stabilito per il secondo cambio il mese di settembre. In seguito si optò per il mese di ottobre.