Dormire bene in settimana bianca

Creato il 05 febbraio 2016 da Slowsleep

I nuovi ambienti, il materasso non confortevole, l’euforia della vacanza, la stanchezza, il cibo e… l’altitudine. Ecco che la settimana bianca, da spazio di paradiso sognato per un anno intero, può trasformarsi in una sequenza di notti da incubo.

È possibile assicurarsi di dormire bene anche in quota?

La risposta è sì! Scopriamo assieme in che modo.

Il “mal di montagna” e “l’insonnia da altitudine”

Quando si superano i 2.000 metri di quota può insorgere un disturbo chiamato “mal di montagna”. Si tratta di una serie di sintomi fra cui dolori alla testa, tachicardia, vomito, affaticamento continuo e la cosiddetta “insonnia da altitudine”. Per ovviare al mal di montagna è opportuno scendere di quota, adattarsi ed eventualmente risalire. Se il luogo scelto per l’agognata settimana bianca è oltre quota 2.000, è bene consultare il medico; in certi casi la prescrizione presenterà l’indicazione di ansiolitici, in altri, erbe come la valeriana.

La causa dell’insonnia da altitudine

A complicare il sonno (e a provocare i disturbi) è soprattutto la carenza di ossigeno in quota (o meglio la diminuzione delle pressione di O2), che induce nell’organismo una condizione di stress diffuso.

Prevenire il mal di montagna

Se si gode di ottima salute e il medico ha dato il via libera al soggiorno in quota, il consiglio è di mantenersi tranquilli per il primo giorno: non esagerare con gli sforzi aiuterà a sentirsi bene nel resto della vacanza.

Gli studi sul sonno in quota

Fra i più significativi studi sul sonno ad alta quota figurano quelli effettuati alle falde dell’Everest, nella piramide del CNR, dove proprio nel 2016 il medico australiano Keith Burgess studierà i meccanismi cardiovascolari e cerebrovascolari coinvolti nell’adattamento all’alta quota con un team di ricercatori provenienti da Canada, USA e Italia.

Caffè in alta quota: sì o no?

Le guide alpine dicono di sì! Il caffè in quota non solo si può prendere senza problemi ma può “aiutare a prevenire o a trattare il male acuto di montagna“. Basta non esagerare con le tazzine nella seconda parte della giornata.

PS: spediteci una cartolina, ok?


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