Vai fradi è la title track e il secondo singolo estratto dal primo album solista di Doro Gjat in uscita il 25 novembre per ReddArmy. La produzione musicale è opera di Mole (Maci's Mobile/Moonwalktet) e DJ Deo (Carnicats).
Doro Gjat, rapper e cantante classe 1983 già voce del gruppo friulano Carnicats, pubblica un album con sonorità che aprono a pop ed elettronica, con un’attitudine musicale che oltreconfine è frequentata nel rap d’autore ma in Italia resta per lo più inesplorata.
Nel brano si passa dall’italiano alla lingua friulana (il ritornello è di Dek Ill Ceesa, altra voce dei Carnicats) anche perché l'identità territoriale è uno dei fili conduttori dei testi del disco insieme ai temi della provincia e dell'emigrazione, come anticipato dal primo singolo, Ferragosto. Uno dei versi di Doro Gjat in questo brano, recita: "stare su da me ha le sembianze di una via crucis / e guarda caso, di fatto, vanno via tutti".
Anche il videoclip, girato in Carnia, raffigura un tema centrale di Vai fradi, quello della partenza, in questo caso realizzata grazie a una Bianchina del 1961, una macchina simbolo di anni in cui emigrare, specie da una parte all’altra d’Italia, era all’ordine del giorno.
Ideato da Doro Gjat insieme ai Carnicats, il video è diretto dal regista ventiseienne Fabio Tabacchi coadiuvato dalla riprese con il drone, che immortalano i paesaggi carnici, fatte da Fabio Pappalettera (Drone Reportage).