Dossier Abductions: CORRADO MALANGA

Da Risveglioedizioni
Corrado Malanga nasce a La Spezia nel 1951. Dal 1983 è ricercatore presso la cattedra di Chimica organica del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale nella Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Pisa, e autore di diverse pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali...
Parallelamente, s’interessa alle teorie sugli UFO e collabora con il Centro Ufologico Nazionale (CUN), fino a diventare responsabile del comitato tecnico-scientifico di questa organizzazione. Una serie di dissensi, in particolare (ma non solo) sulla valutazione del fenomeno delle abduzioni aliene, porta Malanga a lasciare il CUN nel 2000. Successivamente, le teorie di Malanga influenzano il Gruppo Stargate Toscana e altri Gruppi Stargate nati anche in altre regioni italiane – in particolare in Friuli, in Lombardia e nel Lazio – e che nel 2008 si riuniscono nel C.S.I. - Coordinamento Stargate Italiani. Dal 1° dicembre 2009 Malanga non fa però più formalmente parte dei Gruppi Stargate e del C.S.I., i cui siti ospitano suoi testi precedenti a tale data ma anche di altri ricercatori, così che oggi non è più corretto dire che questi gruppi e movimenti "rappresentino" Malanga. La notevole affluenza alle conferenze di Malanga testimonia l’esistenza di un vero e proprio movimento, che appare in crescita, e che continua mediante numerosi siti internet, blog e forum in molte lingue del mondo che divulgano le scoperte di Corrado Malanga.  La tesi centrale di Malanga è che esistono molte più persone che sono state rapite (“abdotte”) dagli alieni di quanto comunemente si creda. Infatti la maggioranza degli abdotti non ricorda il rapimento, pur portandone talora tracce fisiche sotto forma di cicatrici che rimandano a operazioni e impianti chirurgici praticati dagli alieni, e recupera questa memoria solo attraverso l’uso di strumenti come l’ipnosi regressiva e la programmazione neuro-linguistica, utilizzate da Malanga con una metodologia particolare che dovrebbe permettere di distinguere le vere dalle false memorie di abduzione. A differenza di altri autori di libri sugli UFO – e sta qui la ragione principale delle separazioni e delle polemiche – Malanga ritiene che il fenomeno delle abduzioni non sia positivo ma negativo. Gli alieni non sono “fratelli dello spazio” che vengono a portare amore e pace, ma nemici dell’umanità che manipolano i terrestri per sottrarre loro l’energia di cui hanno bisogno per sopravvivere e perseguire il sogno dell’immortalità. Malanga contesta anche le teorie secondo cui ci sono sia alieni buoni e sia alieni cattivi (secondo la versione di un autore molto letto negli ambienti ufologici, l’inglese David Icke, i “rettiliani” cattivi e i “pleiadiani” buoni): anche i presunti buoni sono cattivi travestiti. Mentre i “grigi”, di cui parla la letteratura ufologica, sono una sorta di robot biologici al servizio degli alieni (che li usano anche per i rapimenti), gli extraterrestri si dividono in cinque razze principali, che sia collaborano sia sono in conflitto tra loro. Con le abduzioni dei terrestri ciascuna razza persegue scopi parzialmente diversi, ma nella sostanza tutte si servono degli umani per ricevere energia vitale e perseguire una vita molto più lunga della nostra o addirittura l’immortalità. A questo scopo depositano nel cervello degli abdotti con varie procedure le loro memorie, che potranno poi recuperare, oppure separano temporaneamente l’anima dell’abdotto dal suo corpo e la inseriscono nel corpo dell’alieno assorbendone l’energia vitale, o ancora entrano nella mente degli abdotti con un fenomeno che assomiglia alla possessione. Nella loro corsa all’immortalità gli alieni non rapiscono chiunque, ma solo quegli umani che sono dotati di anima, di cui dispone non più del venti per cento dell’umanità. L’abduzione è anche un fatto generazionale: un abdotto ha in genere un genitore che è stato abdotto, e i suoi figli saranno probabilmente rapiti a loro volta. Gli alieni, però, nonostante le loro avanzate tecniche di rapimento non sono infallibili: alcuni, anche senza rendersene conto, possono resistere ai tentativi di abduzione sperimentando però vari disturbi e fenomeni paranormali (fino al caso estremo della combustione umana spontanea) a causa dell’enorme dispendio di energia messo in atto per resistere all’assalto alieno. Le tecniche proposte da Malanga affermano di poter porre rimedio a un gran numero di disturbi che possono apparire di origine fisica o psichica ma che in realtà derivano dai ricordi inconsci e dalle conseguenze dell’abduzione aliena. Malanga ha risposto a chi vede in queste procedure somiglianze con l’auditing della Chiesa di Scientology che l’accostamento di Scientology anche ai fenomeni extraterrestri è del tutto limitato e superficiale. Nel corso delle procedure di Malanga è possibile interagire con gli alieni presenti nelle menti degli abdotti rivolgendosi a loro come fa l’esorcista con il Demonio nei casi di possessione, e ultimamente liberare l’abdotto da queste presenze e dalle loro conseguenze. Il riferimento alla possessione non implica che Malanga dia un giudizio positivo sulle religioni. È precisamente il contrario. Da una parte, la teoria di Malanga afferma di poter fornire una spiegazione scientifica a fenomeni interpretati grossolanamente dalle religioni: così, per esempio, la glossolalia (o meglio l’alloglossia, il parlare in lingue sconosciute) e le presunte memorie di vite passate derivano dall’accesso dell’abdotto a memorie degli alieni o a memorie di altre persone abdotte dagli stessi alieni, dal momento che tutte queste memorie si mescolano quando il cervello umano è usato a fini di stoccaggio o deposito. Dall’altra, le grandi religioni – come la grande politica e i complotti per un nuovo ordine mondiale – sono al servizio degli alieni, quando non sono trucchi inventati da loro, per convincere gli umani a lasciare assorbire dagli extraterrestri le loro energie psichiche senza troppo protestare. Malanga sostiene che le apparizioni mariane, in particolare, sono inscenate dagli alieni per questi scopi, e si esprime in termini molto severi nei confronti delle religioni. “Gli alieni – spiega in un’intervista – travestiti da preti frati suore dei e papi ci rincoglioniscono e ci impauriscono promettendoci pene severe per il nostro futuro se non facciamo come vogliono loro”. Si tratta quindi di rifiutare la religione, convincendosi al contrario che “Dio è dentro di noi perché noi siamo Dio”. A partire da questa consapevolezza,lo studio di questo fenomeno ha portato a non limitarsi a denunciare solamente le azioni degli alieni e dei loro complici, ma a proporre un itinerario che dovrebbe portare ad acquisire la consapevolezza del se, la riscoperta dell'Uomo inteso come essere più vicino a Dio. BREVE CURRICULUM SCIENTIFICO l dottor Corrado Malanga, attualmente in servizio presso il Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università di Pisa, in qualità di ricercatore confermato dal 1987, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche il cui elenco è rintracciabile anche sul web sia alle pagine dell’Ateneo pisano che utilizzando un motore di ricerca scientifico quale SCIRUS e digitando il suo nome. Il dottor Malanga si è occupato di ricerca sulla sintesi e reattività d composti eterociclici etero aromatici e non, di reattività di composti elemento organici del nichel, silicio, magnesio e alluminio, di nuove reazioni in chimica organica, legate all’ottenimento di composti di più alto valore aggiunto mediante trasformazioni di functional group interconversion (FGI). Tali interessi hanno condotto alla pubblicazione di più di sessanta articoli su riviste internazionali di settore scientifico chimico, la maggior parte delle quali pubblicate su riviste inglesi ed americane. L’attività didattica del dottor Malanga si è espressa in vari settori: dall’incarico di numerosi corsi di chimica organica all’espletamento delle funzioni di relatore e correlatore di numerose tesi di chimica e chimica industriale. In tali contesti i laureandi del dottor Malanga si sono distinti all’esame di laurea (vecchio ordinamento) con un voto non inferiore al centodieci e lode su centodieci, dopo aver effettuato tesi di laurea sperimentali di almeno due anni di lavoro continuativo. Il dottor Malanga è uno dei ricercatori italiani che ha tenuto più corsi di chiunque altro a livello europeo: tra questi ricordiamo i corsi di chimica organica, chimica organica I,chimica organica II, chimica organica III, laboratorio di chimica organica II, chimica dei composti elementorganici, chimica organica ecosostenibile (Green Chemistry), sia per i Corsi di Laurea in Chimica, Chimica Industriale, Chimica Ambientale e Scienze Biologiche. Attualmente è responsabile del corso di Chimica Organica I, per il Corso di Laurea in Chimica Industriale ad indirizzo Ambientale e Chimica Organica Ecosostenibile per la Laurea Specialistica. Fonte: www.corradomalanga.com

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