Attenzione: post pieno zeppo di link ai quali sarebbe opportuno dare almeno un'occhiata ( va bene così?).
Chi è Roberto D’Agostino? Ce lo spiega questo articolo del 2011. Si tratta di Adgnews, gestita da tale Antonello de Gennaro, sul quale poco posso dirvi, se non che sembra davvero mal tollerare l’ex "lookologo", ex impiegato di banca ed ex "nientologo" D’Agostino, come lo definì una volta Peppino di Capri, il quale magari non sarà Beethoven, ma qualche canzone che i nostri papà ancora si ricordano l'ha scritta, a differenza del pizzettato Dago che non ha alcun talento se non una spiccata capacità di essere virtuosamente mediocre.
Adgnews ci va giù duro e rivela che D’Agostino sarebbe stato un ventriloquo di Bisignani e Cossiga, uno che ha fatto lavorare in redazione anche il figlio di Rutelli (perché Dagospia sarebbe stato benedetto anche da Barbara Palombelli), uno che ha sparlato di tutto e tutti tranne che della P4 solo perché amico delle spie come spia è la sua pseudo testata. Inoltre (ma questo lo sapevamo in molti) Adgnews aggiunge: “ben sposato con una ricca ereditiera romana tale Anna Federici, proveniente da una nota famiglia di palazzinari della capitale, è diventato giornalista pubblicista grazie ad articoletti di costume e gossip, che ben presto nessun giornale e rivista degni di essere chiamati ‘organi di stampa’ ha più voluto pubblicare”.
In definitiva cosa scrive Adgnews che non si potrebbe evincere da alcune mezze confessioni rilasciate dallo stesso D’agostino a Claudio Sabelli Fioretti in un intervista a La Stampa del 2008? Vediamo.
Chi sono i tuoi informatori? “Il potere invisibile. Mi contattano persone insospettabili, quelle che muovono davvero il teatrino dei burattini”. Cossiga è un tuo informatore? “E’ di più. E’ la guida spirituale di Dagospia. E’ stato il primo a darmi fiducia. Non parli mai male della Palombelli. “Sono affetto da palombellismo. E’ la mia ideologia politica, il cinismo romano”.
Ma poi fu lo stesso Bisignani chenon ebbe problemi a dire: " Sono molto amico di Roberto D’Agostino, che ha sposato Anna Federici, figlia di un amico di Andreotti. Credo di avere un certo ascendente su D’Agostino con cui avevamo in comune l’amicizia con il presidente Cossiga. E sicuramente sono stato io a suggerire all’Eni di fare pubblicità su Dagospia" (100 mila euro l’anno). Volete saperne di più? Ecco una intercettazione fra 2 galantuomini: Alfonso Papa e Bisignani. Argomento? Cosa consegnare a Dagospia per sputtanare magistrati e affini.
Come mai vi chiederete voi. Beh, la giornalista di Servizio Pubblico che molti grillini definiscono una velina, ormai da tempo è rimasta l’unica, indefessa e irriducibile nel programma di Santoro a criticare il MoviMento 5 stelle. Ricordiamo l’intervista ad Ivano Mazzacurati. Dunque il prode Dago, che sempre stando alla fonte Adgnews non navigava in ottime acque sul profilo economico, ormai da tempo ha scelto di saltare il fosso e passare da Cossiga e Bisignani a Casaleggio e Grillo. Dalla casta ai casti!
Eccolo qui a Piazza Pulita attaccare Casini (sposato per altro anche lui con un’altra nota figlia di palazzinari illustri, proprio come Dago), e difendere il buon Beppe. Da notare che dopo essersela presa con una nullità come Francesco Boccia, dimostra di avere la coda di paglia su Bisignani e al minuto 9.35 dice: " devi sciacquarti la bocca su Cossiga". Torna dai casti alla casta? In 10 minuti d'intervento? Minchia!
Intanto ieri sera Giulia Innocenzi ha infilato il coltello nella piaga di nuovo: è andata a Parma (si vede che si è preparata sull’argomento) ed ha intervistato sindaco e cittadini. Risultato? Eccolo. Quando Pizzarotti ha dichiarato: “ la scelta era: o tagliare i servizi o tasse al massimo. Abbiamo scelto tasse al massimo” credo abbiano dovuto portare i sali a tutti i grillini sintonizzati su La7.
E D’Agostino cosa sceglierà? Continuare a sputtanare a comando o tagliare i servizi? Visto che il suo orribile e fortunatamente unico film “Mutande pazze” fu finanziato con altri servizi ( i fondi statali dell'art.28), perchè " opera di interesse nazionale", speriamo scelga di fare davvero un'opera per l'interesse nazionale: scomparire.