Il reddito procapite dei napoletani sta crescendo ma di poco, infatti nonostante il lieve incremento, resta il più basso d’Italia. Questi i risultati della ventiduesima edizione dell’Osservatorio di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Campania, presentato ieri presso l’Hotel Romeo. A riferirlo è Il Mattino.
Da una lettura approfondita dell’indagine emergono esiti contraddittori sullo stato dell’economia a Napoli e nel resto della regione. “L’attività economica nel 2015– si legge nel dossier- ha smesso di contrarsi, mostrando una variazione lievemente positiva. Si è arrestato anche il ridimensionamento del reddito disponibile per abitante, aumentato dello 0,9% a Napoli, a fronte dello 0,8% della media nazionale. Restano particolarmente bassi, però, i livelli assunti dall’indicatore”.
Lo stesso Osservatorio Findomestic valuta il reddito dei cittadini partenopei come il più basso nel Paese, con la sola eccezione delle province di Avellino, Salerno e Caserta. La Campania nella graduatoria nazionale è all’ultimo posto, con un reddito nettamente inferiore anche alla media delle regioni meridionali.
“L’aumento del reddito– si legge ancora nello studio dell’Osservatorio Findomestic- non sembra sufficiente a imprimere un impulso significativo ai consumi di beni durevoli. Le famiglie si mantengono oculate nella spesa, con una crescita tra le più deludenti”. Si sono registrati acquisti più numerosi rispetto al 2014 sono nel settore mobilità: “In particolare per i motoveicoli e per le auto usate– spiega il responsabile dell’Osservatorio Claudio Bardazzi- a Napoli c’è stato il tasso di incremento più alto. Per le moto le immatricolazioni sono aumentate del 14%”.
La spesa media per i beni durevoli è stata, lo scorso anno, di mille476 euro. Ma in tutti gli altri settori indica numeri in calo, a confronto con il 2014. A Napoli è diminuita anche la spesa per i prodotti per la casa, dai mobili agli elettrodomestici ed anche i prodotti informatici.
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