quindi adesso sono tornata.
ho disfatto le valigie,
messo su bucati (di nuovo),
bianchi, neri, blu, gialli, rossi,
fatto lo spesone a un iper dove c'erano signore in sovrappeso e tatuate, una bambina magra e triste al seguito, e mi è venuta la malinconia (ma mi sono subito sentita una stronza),
ho detto ciao a ettore e grazie ai nonni,
ho s-ciabattato sotto la pioggia,
ho visto un arcobaleno,
ho mandato un pensiero al cardinal Martini che ci ha lasciati qui più poveri di spirito e temo anche un po' meno umani
(e il cielo ci ha inondato di lacrime),
ho sentito freddo,
ho aiutato luca a fare la pummarò - io manovale di cucina - e i ragazzi a fare ordine in camera (operazioni filosofiche),
ho ascoltato un canto africano che amavo e ballavo 15 anni fa,
poi mi sono messa le cuffie,
ché una si difende come può.
E ora, adesso, provo a ritrovare me stessa,
a riconnettermi con le dita sul pc,
con i miei pensieri,
con parole che non venivano più
e con ciò che mi hanno lasciato berlino,
il silenzio pigro di rocca,
e quel bagno a bonassola,
mare di piombo, tutto per me.