Dov’è finito il paradiso?

Creato il 20 luglio 2010 da Patuasia

Struggente e appassionata la lettera pubblicata oggi sulla Stampa a firma Paolo Zorzit. La fine di Cheneil, la Conca bellissima finora risparmiata dallo “sviluppo”. Come non condividerne l’amarezza e i numerosi interrogativi che fioriscono intorno al progetto di devastazione ormai “tristemente segnato”? Speculatori, assessori compiacenti, pareri sfavorevoli che si tramutano in favorevoli, e poi soldi soldi soldi! Cioè sviluppo. Cioè atavica concezione dello sviluppo! La strada da percorrere lo sappiamo è un’altra, ma la rapina che ha caratterizzato storicamente le nostre valli, è ancora il metodo più spiccio per far soldi soldi soldi! E qui c’è fretta. Fretta di concludere gli affari, gli appalti, i favori. Tutto è sacrificabile, tranne il proprio conto in banca. Chissenefrega della bellezza. Del rispetto. Dell’amore. Sono concetti che non appartengono ai nostri amministratori: basta vederli per capirlo. Vai con la strada! Vai con l’ascensore! Che alla montagna servono strade e ascensori e poi serviranno le case e quindi le automobili per raggiungere le case e poi i parcheggi per le automobili e poi le aree pic-nic e poi Cheneil non è più. Ma i nostri nipoti la troveranno bella lo stesso, perché non avranno avuto la possibilità di un confronto. Per loro il paradiso sarà un parcheggio tra gli alberi.