In questo noir che sa essere crudo e rabbioso, ma anche comico (sino al grottesco), Lansdale titilla l'inconscio di chi legge, scardinando le paure più terribili che ognuno si porta dentro per raccontare l'evento più coinvolgente, quello che prima di qualunque altro stimola l'immedesimazione: l'aggressione alla quiete del nido famigliare. Snodandosi attorno ad un'oscura vicenda di pornografia e morte, la vicenda mostra quanto primitivi e feroci possano essere i nostri timori e il nostro senso di protezione pei più deboli membri del focolare. Il tema della rivalsa, un must dello scrittore, è qui così genuinamente trattato da rendere una storia di per sé tutt’altro che innovativa - remember Ore disperate? l'archetipo della famiglia cinta d'assedio parte da lì - nell'ennesimo, divertentissimo giro di giostra di questo saltimbanco dei generi, un architetto che gestisce psicologie con invidiabile maestria, le rende credibili anche quando il compito sembra arduo se non impossibile. Perché è questa la miglior capacità di Lansdale. Rendere i personaggi così vivi e naturali nei loro dialoghi strambi, nelle loro scorribande assassine, nelle loro mostruose aberrazioni sessuali, che qualsiasi trama, anche la più basica e scontata, viene salvata dalla loro pura e semplice presenza.
Il valzer dell'orrore - Joe R. Lansdale (Ed. Fanucci)