Presentazione del testo poetico
“Dove c’era il lago” (Lietocolle) 2011
di Antonio Natile
Sabato 8 ottobre ’11 – ore 19.00
Officine Culturali Bitonto (Centro Storico)
Un lago non c’è mai stato da che memoria insegna, nella terra, in questa terra di Puglia, in questo lembo increspato dalla roccia affiorante che ha dato all’autore i natali. Noci, posta sulla Murgia dei Trulli. E’ la terra in cui l’acqua si muove in maniera sotterranea, appare improvvisa, si nasconde per esserci. Così come non c’è il lago tra queste pagine, non c’è nemmeno la Maria dell’epigrafe cui è dedicata l’intera raccolta poetica edita LietoColle dal titolo ”Dove c’era il lago”. L’autore, Antonio Natile poeta trentenne, visionario, porta con se’, si fa carico di una memoria collettiva che è non sua, non soltanto sua, ma in quanto collettiva è anche la sua, ne è egli stesso tassello musivo e irregolare, così come irregolare ma dinamico è il percorso ora tra la poesia in purezza, ora tra la narrazione che apre finestre oltre la coerenza della poesia, neo icona di pietra, nel nome di quell’oralità tanto cara all’infanzia e alle generazioni che sono state e non solo. Ulteriore segno, fortissimo segno ancora, non a caso, è l’uso del dialetto che amplifica i contorni di quest’altare espressionista, dialetto vivo e strutturale che interviene là dove la lingua italiana non bastando a se stessa ha bisogno delle punte e delle asprezze sonore di consonanti che hanno la forma e la trama non dissimile dalla roccia. E’ un testo questo che tende alla nozione collettiva del mondo, e lo fa con costante passione: ”l’io” diventa ”noi” e racchiude un’altra verità che ha connotazioni politiche. Maria Grazia Calandronenella prefazione ai versi lo sottolinea felicemente annotando un’importante differenza : “ (…) Non stiamo parlando di poesia civile, stiamo parlando di un modo civile di fare poesia, perché comunque resta la sovversione, la radice esposta, il rovesciamento che sono congeniti alla funzione-poesia e che formano squarci di dubbio nelle apparenze, pure quando esse vengono consolidate con parole come intonaco e calce e cemento.”
Sabato 8 ottobre nel cuore del centro storico di Bitonto, presso le Officine Culturali (site in Largo Gramsci 7 )Antonio Natile vi aspetta con le sue poesie. Sarà introdotto da Irene Ester Leo e Michele Pettinato. L’iniziativa, promossa dalla Libreria del Teatro di Bitonto, avrà inizio alle ore 19.00.