Dove eravamo rimasti... Viaggio in Giappone. Kochi, Shikoku estate 2011. Parte prima

Da Nerolooper

Kochi. Castello


Bene, bene.. dopo una pausa di quasi 7 mesi mi ritrovo a scrivere un post su questo blog... chiedo scusa a tutti i miei lettori e amici, e dico subito che non ho mai avuto intenzione di abbandonare questo spazio virtuale. Soltanto che oberato da cose da fare (nel frattempo ho lavorato per un call center della Renault; fatto sondaggi sui treni per l'Atac; mi sono iscritto al terzo anno, intermedio 1, del corso di giapponese dell'Istituto Giapponese di Cultura a Roma; a dicembre ho provato a dare il livello N3 del Noryoku Shiken o JLPT, sono in attesa dei risultati ma non ci spero troppo; attualmente sto studiando come un pazzo per gli esami di metà anno scolastico del corso). Insomma ho avuto bisogno di una pausa, anche di riflessione, non me ne vogliate. 
Dove eravamo rimasti?? Ah già.. al viaggio nello Shikoku dell'estate scorsa... cosa dire è stata una esperienza davvero entusiasmante. Ho incontrato molte persone fantastiche e ho avuto modo di vivere per 20 giorni in una fattoria semi sperduta su una montagna, in quel di Tosayama, piccolo villaggio che sovrasta la cittadina di Kochi, principale centro urbano dello Shikoku. Leggete il post precedente per maggiori informazioni su Kochi.La vera vita di campagna giapponese in agosto. Insomma ero circondato costantemente da nugoli di zanzare di due centimetri di diametro l'una, tanto da andare in giro con lo zampirone attaccato alla cintola, ragni e calabroni giganti e con le cicale che non smettevano mai di frinire. Caldo asfissiante e umidità oltre il 90%. Praticamente sudavo 24 ore su 24. 
Come anticipato nell'ultimo post mi sono iscritto nella sezione giapponese di un'associazione internazionale, nota come Wwoof
Il Wwoof è una organizzazione, ma la si potrebbe meglio definire comunità, che unisce piccoli agricoltori, fattorie, viaggiatori indipendenti di ogni parte del mondo..ecc. nel praticare e promulgare una filosofia di viaggio alternativo agli standard convenzionali. Gli aderenti, hanno la possibilità di viaggiare offrendo la propria forza lavoro in cambio di vitto e alloggio. Per quel che riguarda il Wwoof Japan, la quota annuale di iscrizione è di circa 50 euro e da la possibilità di accedere ad un database di centinaia di Host (fattorie agricole, minshuku, piccoli produttori..), sparsi in tutto il Giappone che accettano di ospitare viaggiatori, anche per lunghi periodi, in cambio di un aiuto nei lavori quotidiani.  

Tosayama. Fermata dell'autobus e punto ristoro


 Per quello che riguarda la mia esperienza, devo dire che i lavori di campagna in agosto sono stati molto faticosi. Ho lavorato dalle 4 alle 7 ore al giorno anche sotto il sole di mezzogiorno. Comunque il posto è da favola, ricorda un poco l'ambientazione di Totoro dello Studio Ghibli. La fattoria è costituita dall'abitazione principale, un edificio adiacente adibito ad alloggio dei Wwoofer's(i viaggiatori), alcuni orti coltivati e le gabbie per gli animali da cortile ( due oche e svariate galline). 

Fronte fattoria


La costruzione principale è una vecchiacasa tradizionale giapponese, ampia, soppalcata, con tetto in kawara (tegole giapponesi) , imposte scorrevoli e gli interni con i tatami. I letti non ci sono e si dorme, ovviamente, nei futon. La casa, probabilmente costruita secoli fa e ristrutturata negli anni, è stata per decenni abbandonata. Il posto è alquanto impervio, e da qualche anno una coppianippo-australiana (lei, lei) l'hanno acquistata e deciso di ristrutturarla. 
Adiacente all'orto c'è un antico altarino in pietra, dimora di un Kamisama della montagna e di fianco alla casa c'è un caratteristico Tempio Shintoista con una scalinata ripida in pietra e imponenti Torii in legno e in pietra.

Scalinata e Torii a ingresso del Tempio Shintoista

Antico altare votivo, dimora di un Kamisama

Vista dell'altipiano dalla fattoria

 La fattoria è situata lungo il pendio di un monte, circondata da una foresta di bambù secolari e sovrasta un piccolo altipiano. Nell'altipiano scorre un fiume balneabile, le acque fredde fungono da ristoro nelle torride giornate estive. Lungo una sponda del fiume passa la strada che porta a valle fino in città, circa 30 km. In questo'altipiano oltre ad alcune abitazioni e immancabili distributori di bevande è situata una scuola media. Essendo una zona rurale e poco abitata gli alunni sono veramente poche decine. 
Ciònonostante nella struttura è presente una grande palestra, una piscina e un campo da baseball che all'occasione si trasforma in campo da calcetto. Una sera, mentre passeggiavo nei dintorni della fattoria, ho assistito ad una esercitazione dei locali Vigili del Fuoco nel campo di baseball della scuola. E' stato uno spettacolo davvero sorprendente. Mimavano, con una precisione maniacale, tutti i gesti e le azioni che avrebbero dovuto effettuare in caso di  incendio e nonostante non avessero con loro le attrezzature, come valvole e manicotti, erano talmente precisi e accorti, che a un certo punto è come se questi oggetti si fossero materializzati dal nulla nelle loro mani.
Purtroppo il luogo è piuttosto isolato e a parte un autobus che passa due volte al giorno nei pressi della scuola media è praticamente impossibile raggiungerlo senza mezzi privati. Fortunatamente io ho una amica che abita a Kochi e quasi tutte le sere quando staccava da lavoro veniva a farmi visita e mi portava delle leccornie che acquistava in qualche konbini o supermercato.

Da questa foto è possibile scorgere la Scuola Media con il suo campo da baseball


Ovviamente il mio viaggio non è stato solo lavoro nei campi e oltre a Tosayamaho visitato altri luoghi dello ShikokuKochi è una ridente città di mare circondata da impervie montagne e ampie campagne.  Lo Shikoku  sin da tempi remoti è stata considerata una zona impervia e selvaggia dagli stessi giapponesi. Certo ai nostri tempi, è comunque parte di quel Giappone ultramoderno e ipertecnologico che conosciamo. Ma in qualche modo, in questa regione, resta quel sentore di zona impervia e periferica, tanto lontana dalle grandi megalopoli del Giappone contemporaneo. Una cosa forse può aiutare per capire. NelloShikoku, come in tutto il Giappone, in tutti i centri abitati (tranne quelli più impervi come Tosayama...^^) si trovano i cosidetti konbini (convenience store). Una tra le più famose e diffuse catene di konbini nel Giappone è la 7eleven. Bene la 7eleven non è presente nello Shikoku. Questa cosa mi ha meravigliato, e non poco. A Kochi trovi filiali di tutte le più importanti catene di konbini e non solo, sia giapponesi che di multinazionali estere ( una marea diMcDonalds, Starbucks, Matsumoto, Saizeria, Kentucky chicken, Lawson's, Uniqlo...ecc.) ma in tutto lo Shikoku non esiste un 7 Eleven. Mistero delle strategie di investimento e marketing territoriale.  

Kochi. Vista del mare da belvedere artificiale


Nel prossimo post continuerò a raccontarvi di questo viaggio con altre foto...