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Dove l’avete vista la libertà sicura? Ve lo chiede…

Creato il 24 novembre 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
affari-con-isisFranco Luceri.L’ultimo attentato in Francia, con centinaia fra morti e feriti, ci costringe a domandarci: ma i terroristi hanno sopraffatto il sistema di sicurezza francese con una forza e una intelligenza superiore, o hanno semplicemente sfondato una porta aperta abusando de l’insicurezza? Posto che il libero consumo di libertà come di alcolici, si paga in “sicurezza”, che ad ogni abuso si restringe come un capo di biancheria lavato male.
L’Occidente libero, progredito e ricco combatte mafia e terrorismo senza sconfiggerlo, perché non intende mettere in discussione la libertà, ma solo rafforzare la sicurezza. La Francia ha subito alcuni mesi fa un piccolo attentato, replicato ieri con uno spaventoso, perché nessuno aveva ancora messo in discussione la libertà personale, a vantaggio della sicurezza collettiva.Per la libertà eccessiva degli altri popoli europei il problema è identico, va annacquata come il vino, per innalzare (senza spreco di chiacchiere) il livello di sicurezza nazionale e comunitario, e per evitare che i nemici della nostra libertà, progresso e ricchezza, ne facciano, a nostro danno, uso e abuso.Ovviamente, la soluzione teorica di questo problema è alla portata di qualunque mediocre parolaio, ma di fatto è da spacca cervelli, perché c’è da reinventare una forma di libertà che non sia essa stessa un attentato alla sicurezza, come in Italia lo è già quella di donne, bambini, anziani e poveri, automobilisti e pedoni, utenti, contribuenti e votanti.L’Isis in Francia ha avuto gioco facile come Bin Laden in America. Da qui bisogna ripartire per regolare meglio il rubinetto delle insicure libertà occidentali, che consegnano inermi, popoli e Stati al terrorismo e alla criminalità nazionale e internazionale.Io, con questo discorso non ho alcuna intenzione di assolvere gli attentatori e incriminare i tutori della sicurezza, che almeno in Italia sono autentici eroi; ma per risalire alle vere cause, dobbiamo convincerci che i terroristi sono dei poveri disgraziati, la loro massima potenza non sta nella loro volontà omicida, ma nella loro rassegnazione al suicidio. Senza rischiare la propria vita, non sono in grado di attentare alla sicurezza di nessun popolo: possono solo abusare de l’insicurezza.Dove gli hanno sbarrato la strada, come in Francia a l’ingresso dello stadio, (e io, a quel poliziotto che ha fatto il miracolo darei una medaglia d’oro) la loro potenza distruttiva s’è sgonfiata come un palloncino, perché dentro lo stadio avrebbero fatto una strage.Quindi, dei terroristi non abbiamo ragione di avere paura, abbiamo i mezzi per proteggerci. Invece la paura dovremmo averla, e parecchia, per gli Stati canaglia che li finanziano, li armano e li arricchiscono comprando e vendendo di tutto al loro mercato nero, e poi li spediscono in Europa sapendo che quella “dorme”, (anzi dormiva) con le porte “schengen” spalancate. Gli Stati che finanziano il terrorismo e i “signori della guerra”, si sono sempre mossi per ragioni politiche ed economiche, ora però si sono inventati la “nobile” guerra di religione, che a me non convince affatto, posto che in ogni tempo e luogo l’unico dio venerato dagli assassini si chiama denaro.

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