dove risiede la nostra identità…..

Da Met Sambiase @metsambiase

“L’esilio più duro è quello in cui non ci si sente più a casa in casa propria”

Azar Nafisi

Azar Nafisi, intervistata durante il festival Pordenone legge, da un giornalista dell’HP italiano, prima ancora di raccontare del suo ultimo libro, racconta se stessa e il suo Paese, l’Iran.

“Quando i regimi oppressivi del tuo Paese d’origine bruciano i libri e con essi la cultura, quando uccidono le persone solo perché vogliono imparare e conoscere, quando emanano leggi contro le donne, le minoranze, gli scrittori, gli artisti e i musicisti e dicono che gli studi accademici “sono nocivi” e – ancora – quando un ayatollah arriva a dire che le università sono “la fonte di ogni sciagura e più pericolose delle bombe”, non si ha molta scelta sul da fare.Per molti anni sono rimasta e ho cercato di combattere con il mio sapere e le mie conoscenze, poi ho deciso di trasferirmi negli Stati Uniti”  Ora : “Sono una cittadina americana ma per loro sono e sarò sempre un’iraniana-americana”

E chiude l’incontro con il pensiero al suo Paese:  “Per conoscerlo, non rivolgetevi alla situazione politica perché cambia continuamente. I governi vanno e vengono, ma rimangono solo i tratti di genio, come diceva Nabokov. L’Iran è colorato, sensuale, ma la bellezza è solo nella cultura, non nella politica.  Leggete le poesie perché è lì che risiede la nostra identità”.

riferimenti in rete

http://www.huffingtonpost.it/2015/09/22/ntervista-a-azar-nafisi-autrice-di-la-repubblica-dellimmaginazione_n_8177388.html?utm_hp_ref=italia-culture