Dove sei Stato?

Da Fishcanfly @marcodecave

Manifestano. Manifestano. Manifestano da più di un secolo.

Io me ne sto alla finestra. Aspetto, sono un Gattopardo. So come vanno a finire certe cose. L’amore inizia che è una monarchia costituzionale, lei la Regina, tu il Re. Tutto il Regno vi adora. Siete la coppia perfetta, sorrisi per la stampa, cerimonie per i diplomatici, battute pronte per tutti gli altri capi di stato che invidiano questa felicità interna lorda. Ah, quando eravamo re…!

Ma i sudditi finiscono sempre per manifestare un malcontento. Allora tu mi hai detto che volevi il suffragio nuziale, camera per due, cabina elettorale in comune, il voto uguale per tutti e poi avere la maggioranza di te nel parlamento del cuore e, quando non mi rispondi agli sms, chiedere la fiducia, minacciare la crisi del governo, arroccare vecchie alleanze. Dicono che non c’è governo in amore, ma cinquant’anni di democrazia sessuale come li chiami? Sempre le stesse tradizionali posizioni: chi è in minoranza finisce con il voler fare compromessi. Ah, quando eravamo re!

E poi ecco, le stragi a letto, i segreti sullo stato delle nostre lenzuola, che coprivano corpi inerti, dopo così poco amore, dopo così troppo amore. Allora ricominciano a manifestare. E io e te, e te ed io, che diventiamo comunisti, un po’ per moda, un po’ per voglia, un po’ per dovere sociale: okkupazione della camera da letto, okkupazione del divano, okkupazione del bagno, okkupazione della lavatrice. Mi viene il dubbio che quando abbiamo mollato tutte queste occupazioni, siamo stati noi i responsabili della disoccupazione. Tutti disoccupati dall’amore, con tanto tempo libero. Qualcuno manifesta ancora, te la butta in caciara: amore globalizzato, amore consumistico, amore no global, amore ecologico. Ma io e te no, mai. Io e te siamo stati Re, e siamo stati schiavi, siamo stati anarchici e siamo stati governati.

C’è un solo Dittatore, e si chiama Solitudine: ecco, manifestano perché si sentono soli. Senza di te mi sento un clandestino in libera fuga sul suolo del cuore.

Dove sei? Dove sei STATO?

Ah, senti mi è venuta in mente una cosa nuova…Facciamo un Impero che dici? Fanculo alla democrazia, governiamoli tutti, diamo loro una storia d’amore imperiale. D’altronde è così che muore la Repubblica: tra scroscianti orgasmi.



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