Dove si trova la felicità?

Creato il 11 novembre 2013 da Lucalo

Susanna acquista Vivere Freelance.

Lo legge, è felice, mi scrive.

Torna in Italia dopo tanti anni a Londra, dice.

Si chiede come sarà vivere vicino alla propria famiglia, o fare cose banali come comprare un caffè vero a un euro. Cose così.

Il giorno dopo leggo questo post che parla di Emma, tornata a Brindisi dopo la sua esperienza a Londra in TripAdvisor.

Che dice: seguo la serenità. E non la trovo in un posto fisso, né in uno stipendio da paura.

E infine mi viene in mente quello che mi disse un’americana a proposito della vita in Italia.

E tutto questo potrebbe far venir fuori un post a favore dell’Italia; tutti ne sarebbero contenti e io guadagnerei punti simpatia a chi mi crede contro questo paese.

E invece ti dico un segreto: anche queste, come i vantaggi di una vita all’estero, sono competenze.

Competenze che appartengono sì a dei luoghi, ma da cui possiamo prendere ispirazione per farne nostri principi di vita.

Agli occhi di chi sta all’estero in Italia si fa la bella vita, cioè una vita meno stressante, anche in virtù del fatto che c’è meno lavoro.

Ma di fronte a questo segreto, c’è chi torna e chi sta fuori.

E sai perché? La risposta me l’ha data il mio amico Nick di Blomming che, di ritorno da San Francisco, dice: il paradiso è il posto in cui hai deciso di vivere, in ogni momento, in ogni istante della tua vita.

Che sembra una cosa fricchettona e in realtà è una rara ammissione di responsabilità.

Ecco.

O sto invecchiando o – come diceva uno – sto diventando davvero un radical chic.


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