Pomeriggio sul 2 e Pomeriggio 5 aprono il loro collegamento con i telespettatori dando ampio risalto agli ultimi aggiornamenti sul giallo che accompagna il suicidio di Matthias Schepp e sulla scomparsa delle sue due figlie gemelle, Alessia e Livia, di sei anni.
La cronaca delle ultime ore ci riporta a Cerignola, in provincia di Foggia, dove sono stati ritrovati a 200 metri dal luogo dell’impatto, pezzi del navigatore e
In queste ore la polizia sta esaminando quel che rimane del navigatore satellitare che l’ingegnere svizzero aveva in tasca quando si è suicidato, nella chiara intenzione di non lasciare alcuna traccia del suo viaggio infernale. Gli investigatori però sono scettici di poter trovare risposte dall’analisi dei pezzi in quanto la memoria è andata completamente in frantumi.
Nonostante siano due i testimoni che affermano di aver visto in Corsica Matthias Schepp in compagnia di una donna bionda, gli investigatori credono che non sia questa la pista giusta da seguire. Forse questa donna è soltanto il frutto di una suggestione, forse è stata vista davvero (un testimone afferma di averla vista con le due gemelline, un altro invece dentro una macchina targata Ginevra accanto a un uomo biondo), ma rimane la speranza a cui si aggrappa Irina Lucidi, la mamma delle piccole. “Sono distrutta, disperata, ma devo continuare ad avere tanta forza. Farò di tutto per ritrovare Livia e Alessia o almeno per scoprire fino in fondo la verità”
Gli sforzi sono orientati nella ricostruzione delle tappe del viaggio verso la morte, un percorso a ritroso dalla Svizzera all’Italia, nel tentativo e con la speranza di ritrovare in vita Alessia e Livia. Il buio totale sugli ultimi movimenti dello svizzero, che avrebbe tenuto il cellulare sempre spento, rendendo così impossibile il ritrovamento di eventuali tracce degli spostamenti rende ancora più difficile l’operato delle tre polizie che attivamente collaborano. Nulla viene lasciato intentato.
La cronaca continua a mettere in evidenza casi di scomparse di minori, a volte,dietro la sparizione di un bambino, c’è un individuo che ne abusa e poi l’uccide; altre volte, invece, lo tiene segregato per decenni, salvo decretarne la morte, quando non serve più o ancora storie di contesa tra genitori separati. in cui i piccoli sono un pretesto vendicativo. Motivazioni che variano ma che rimangono sempre e comunque inspiegabili. Tragedie d