Dove sono tutti quanti? Il paradosso di Fermi

Creato il 22 ottobre 2011 da Xchris73

Correva il 1950, durante la pausa pranzo nella mensa del laboratorio di Los Alamos e tra Enrico Fermi e i colleghi avvenne una conversazione riguardante una vignetta apparsa sul giornale locale che ironizzava su un presunto avvistamento UFO e la possibilità dell'esistenza sulla Terra di forme di vita extraterrestri.
Fermi che si era estraniato dalla conversazione, pensieroso e con lo sguardo fisso sul piatto, ad un certo punto alzò il capo e sbottò:"MA DOVE DIAVOLO SONO FINITI TUTTI QUANTI?"
Enrico Fermi (1901, 1954) premio Nobel per la fisica nel 1938; era solito porre ai suoi studenti problemi che a prima vista sembravano impossibili ma scomposti in sottoproblemi in modo da poter fare delle ipotesi su quantità altrimenti difficili da stimare - qualcosa di simile a quello fatto per risolvere il rompicapo più difficile del mondo.
Un esempio di problema di Fermi
"Quanti accordatori di pianoforte ci sono nella città di Chicago?" Apparentemente il problema sembra impossibile oppure risolvibile con chissà quale formula matematica, invece:
  • sapendo che il numero degli abitanti di Chicago (5.000.000) 
  • la composizione dei nuclei famigliari (2 persone di media per nucleo) 
  • le famiglie che hanno un pianoforte accordato regolarmente 1 volta l'anno sono 1 ogni 20 
  • il tempo necessario per accordare un pianoforte è di circa 2 ore (compreso spostamento) 
  • la giornata lavorativa standard è di 8 ore per 5 giorni la settimana per 50 settimane l'anno
Soluzione;
  • (5.000.000/2)×(1/20)× 1 = 125.000 accordature di pianoforte all'anno 
  • (50×5×8)×(1/2) = 1000 accordature di pianoforti per anno per accordatore 
  • 125.000/1000= 125 accordatori di pianoforte a Chicago.
Il paradosso di Fermi
"Se ci sono così tante civiltà evolute, perché non abbiamo ancora ricevuto prove di vita extraterrestre come trasmissioni di segnali radio, sonde o navi spaziali?" Il paradosso si basa sul fatto che ammesso che esistano altre forme di vita senzienti nell'universo e civiltà più antiche e quindi si presume anche più evolute di noi come mai non abbiamo mai avuto un contatto ufficiale o una qualsiasi prova dell'esistenza di esse? Undici anni più tardi la discussione di Los Alamos l'astrofisico Frank Drake formulò l'omonima equazione di Drake - che per ironia si rifà come metodo a quello della risoluzione del problema di Fermi - la quale descrive matematicamente il numero di civiltà extraterrestri presenti nell'universo e in grado di comunicare con noi.
Un paradosso e': “una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile"
E tanto più la nostra idea di densità di vita nell'universo, tanto più il paradosso di Fermi indica come soluzione estrema che noi siamo l'unica civiltà esistente.
5 possibili soluzioni al paradosso:
  • Siamo soli (che tristezza) 
  • Le civiltà evolute hanno breve durata (l'autodistruzione) 
  • Esistono ma sono troppo lontane (la relatività di Einstein) 
  • Esistono ma non comunicano o non vogliono comunicare (tutti xenophobi) 
  • Non siamo in grado di ricevere i loro segnali (ciò che non si vede o si sente, non esiste) 
Se volete più soluzioni, Stephen Weeb ha raccolto nel libro "Se l'universo brulica di alieni... dove sono tutti quanti? 50 soluzioni al paradosso di Fermi e al problema della vita extraterrestre", una sua soluzione personalisssima più 49 soluzioni proposte da filosofi, matematici, ricercatori, scrittori di fantascienza e gente comune divise in tre gruppi:
  • Sono tra noi 
  • Esistono, ma non hanno ancora comunicato 
  • Non esistono se non nella fantasia 
Altri paradossi:
  • Paradosso del barbiere
  • Paradosso dell'avvocato
  • Parodosso o dilemma del coccodrill
  • Gli alieni di Orson Wells, il pesce d'aprile più famoso di tutti i tempi

Chris.


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