dove viaggiare a gennaio: Lalibela (Etiopia)

Da Claudsinthesky

Le informazioni che seguono sono tradotte dal libro della collana Eyewitness Travel Travel: Where to go When, curato da Craig Doyle.

Etiopia - veduta di Lalibela (da Google Images)

Un pellegrinaggio africano.

Soprannominata “la Petra dell’Africa”, Lalibela è annoverata tra i più grandi siti storico-religiosi del continente africano, e forse addirittura del mondo cristiano. Nonostante per secoli i viaggiatori siano tornati da Lalibela narrando delle favolose ed enigmatiche chiese rupestri, rimane ancora una località poco nota e poco sviluppata.

Lalibela, ubicata sulle alture dei selvaggi e rocciosi Monti Lasta, resta un luogo molto isolato: ancora oggi il viaggio via terra è piuttosto lungo e arduo e il senso di arrivo nella cittadina è palpabile, come quello provato alla fine di un grande pellegrinaggio; in effetti, essa è un centro di pellegrinaggio.

Le chiese si trovano all’interno di cavità scavate nella roccia, con i tetti al livello del suolo, il che le rende un luogo santo davvero inconsueto e degno di nota. Le undici chiese medievali danno l’impressione di un luogo che non è cambiato nel corso dei secoli: per i passaggi e i cunicoli ancora circolano preti con le tonache in dosso, e da cripte e antri segreti echeggia il suono delle loro salmodie. L’odore dell’incenso e dei ceri, una fragranza esotica e affascinante,  ancora pervade i freschi, profondi recessi all’interno della roccia, mentre degli eremiti silenziosi, immersi nello studio delle Scritture, occupano dei piccoli budelli rozzamente intagliati. Da ogni parte arriva un flusso costante di pellegrini che pregano per avere salute, ricchezza e fortuna.

Nel periodo festivo, il flusso diventa quasi torrenziale, e i pellegrini viaggiano giorni o addirittura settimane per raggiungere la piccola città. Processioni, cori, canti e danze risuonano da tutti gli angoli e il paese di colora dei bei tessuti brillanti indossati dai partecipanti. Ai turisti sembra di viaggiare sei o sette secoli a ritroso nel tempo, e in un certo senso è così. Sembra biblico poiché lo è: essendo stato il secondo Paese al mondo ad adottare il Cristianesimo (intorno al 350 d.C.), la connessione dell’Etiopia con la religione è lunga e forte.

Le chiese di Lalibela, innegabilemente maestose,  non sono semplicemente scavate nella roccia, ma sono completamente liberate da essa. Francisco Álvarez, un prete portoghese che le visitò nel XVI sec., le descrisse come “edifici, cui simili – e così tanti – non si possono trovare altrove nel mondo.”

Chi costruì le chiese?

Secondo alcuni studiosi, per costruire le chiese sarebbe stata necessaria una forza-lavoro di 40000 persone, nonostante la gente del posto rivendichi l’assistenza celeste. Apparentemente, durante le ore di luce avrebbero lavorato duramente i manovali terreni, che venivano sostituiti da altri divini che faticavano di notte. In questo modo, le chiese furono costruite a una velocità miracolosa, ma l’intervento esterno – sia esso celestiale o mortale – può quasi certamente essere escluso, dato che Lalibela rappresenta l’apogeo dell’antica tradizione costruttiva etiope.

  • Agenda festiva: due settimane lungo l’Itinerario Storico

Il Natale etiope o Leddet ricorre ogni anno dal 6 al 7 gennaio ed è un periodo particolarmente bello per visitare Lalibela. Un’altra occasione pittoresca è Timkat, l’Epifania, che cade il 19 gennaio. Tre giorni sono sufficienti per vedere le chiese di Lalibela, ma molti viaggiatori le visitano come parte dell’”Itinerario Storico” dell’Etiopia settentrionale.

4/7 gennaio: da Addis Abeba volate direttamente a Lalibela, annidata sui Monti Lasta, e guardate la stupefacente processione tra le chiese rupestri per celebrare il Natale. Passate qualche giorno a esplorare i dintorni della città, dove le chiese, come gioielli, si celano in mezzo all’austero paesaggio etiope.

8/10 gennaio: ritornate ad Addis Abeba e fate un giro nello straordinario Merkato, uno dei più grandi mercati all’aperto dell’Africa, dove potrete comprare di tutto, dai metalli preziosi ai cammelli. Visitate i musei della città: il Museo Nazionale è particolarmente importante, visto che contiene i resti di quello che si pensa sia il nostro primo antenato umano. Entrate in un tej beat (una specie di pub etiope) o godetevi uno spettacolo di danze tradizionali mentre mangiate specialità del posto.

11/13 gennaio: fate una gita in barca verso gli isolati monasteri di Bahir Dar, un’isola nel Lago Tana, e visitate le spettacolari cascate del Nilo Azzurro.

14/15 gennaio: volate a Gondar, conosciuta come “la Camelot etiope” per la sua serie di castelli e il suo passato ricco di cospirazioni, paggeria e intrighi di corte. Recatevi in automobili sugli splendidi Monti Simien, dove potrete passeggiare, fare trekking o picnic e osservare la natura.

16/17 gennaio: continuate in aereo fino ad Axum, sede di un potente regno nel III sec., ed esplorate le rovine delle tombe e dei palazzi principeschi.

  • Cosa fare e cosa non fare

Sì: se volete viaggiare durante le festività, assicuratevi di organizzare il viaggio con un anticipo di diversi mesi.

Sì: provate il cicchetto locale, il tej: è un vino di miele molto forte, un tempo riservato ai re etiopi, per cui Lalibela è particolarmente famosa.

No: non indossate pantaloncini e t-shirt quando si visitano le chiese; maniche lunghe e pantaloni sono più adatti.

Sì: prendete una guida qualificata. Conterrete i truffatori e la vostra visita ne guadagnerà.

  • Informazioni utili

- Arrivare: Lalibela si trova nel nord dell’Etiopia, in Africa Orientale. I voli internazionali arrivano ad Addis Abeba, a 640 km di distanza, da dove si può prendere un volo domestico per Lalibela.

- Muoversi: i voli domestici sono economici (circa 70 euri), mentre noleggiare un’automobile è costoso: bisogna mettere in conto di pagare circa €30 per una macchina ed €60 per un fuoristrada con autista.

- Clima: Addis Abeba ha una temperatura media di 24°C, mentre Lalibela si mantiene fresca (circa 16°C) grazie all’altitudine. Le temperature notturne scendono fino a pochi gradi sopra lo zero.

- Sistemazione: il Ghion Hotel Group dispone di numerosi alberghi lungo l’Itinerario Storico, compresi l’Hotel Roha a Lalibela, il Tana Hotel a Bahir Dar, il Goha Hotel a Gondar e il National ad Addis Abeba (doppie da circa 30 euri). Ad Addis Abeba, l’Hilton ha una posizione centrale e buone attrezzature (doppie da 82 euri). [TimeOut Abu Dhabi consiglia inoltre l'Asheton a Lalibela, dove una doppia viene circa 6,5 euro; tel. +251 333 360030 - ndcItS]

- Mangiare: da provare il doro wat, uno stufato piccante di pollo servito sull’injera, una grande crêpe grigia. La cucina etiope è deliziosa e molto economica, ma può essere necessario un po’ di tempo per farci l’abitudine.

- Prezzo per due: tra i 115 e i 140 euri al giorno, comprensivi di sistemazione, cibo, voli domestici e noleggio automobile.

- Ulteriori informazioni: www.tourismethiopia.org

guida di Lalibela su Wikitravel (EN)

i miei link sull’Etiopia



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