Downshifting, e tu?

Creato il 24 gennaio 2013 da Rossellagrenci

Sempre più persone sono attratte dal Downshifting, Semplicità volontaria, in italiano. Si tratta di un modo di vivere più semplice, più lento e, quindi, anche a contatto con la natura.

Un cambiamento che può avvenire sia restando in città e facendo autoproduzione, rallentando i ritmi lavorativi, oppure con scelte più eclatanti, come l’abbandono della città a favore della campagna e, a volte, di un lavoro completamente autogestito.

Il downshifting è un fenomeno globale, in divenire in tutti i Continenti.

Come è scritto su Wikipedia:

Va da sé che alle spalle di una tale scelta paiono esservi motivazioni altre e alte, come una maggiore considerazione per i temi dell’ecologia, della salute fisica e psicologica e, in ultima analisi, per una visione della vita in minore chiave consumistica (dove l’equazione meno lavoro meno guadagno pare fare fede a sufficienza), oltre che per un recupero di valori da tempo dati per superati come una rivalutazione dell’ozio, un recupero del concetto di lentezza, i mali che una economia drogata può portare con sé.

E’ quello che è successo anche a Dominc Palumbo, che mi ha contattato dagli USA perchè raccontassi la sua storia. Venti anni fa ha lasciato la città per andare a vivere in campagna e ha così messo su una piccola azienda agricola biologica, come racconta sul sito di Slow Food USA.

Se volete raccontare la vostra esperienza in merito di Downshifting sarò lieta di pubblicarla!


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