Il Giudizio di Carlo Lanna Summary:
5 buoni motivi per guardare la stagione 4 di Downton Abbey
Una tra le serie tv più acclamate dalla critica e dal pubblico, è in onda qui in Italia con gli episodi inediti della stagione quattro. Stiamo parlando di Downton Abbey che, dall’Inghilterra, puntuale come ogni anno sbarca su Rete 4 ad un passo dal Natale. I nove episodi che compongono la stagione numero 4 della premiata serie inglese, sono in onda dallo scorso 11 dicembre, portando nella tv italiana, una ventata di aria fresca in un panorama seriale con poche produzioni di spicco. Il fascino della famiglia Crawley è innegabile, dato che il melodramma, continua a macinare consensi in Gran Bretagna. Una quinta stagione è stata trasmessa lo scorso settembre e lo speciale di Natale è atteso per il giorno di Santo Stefano (almeno in patria), ma le emozioni non finiscono certo qui.
Il ciclo di episodi al qual pubblico italiano sta assistendo, è forse quello più intenso e drammatico di tutto lo show stesso. Ambientato qualche mese dopo la morte di Matthew, ora Lady Mary si trova in uno stato catatonico, ma nuove storie prendono vita all’interno della tenuta. Problemi economici infatti si presentano alla porta dei Grantham e la ricerca di un marito facoltoso per la giovane Mary sembra essere l’unica soluzione. Problemi e forti drammi anche per la servitù che, a stento, cerca di stare al passo con una società in evoluzione ed al tracollo. Una grave crisi colpirà il rapporto fra Mr Bates e la fragile Anna, mentre una giovanissima cugina della famiglia Crawley, finirà per creare ulteriore scompiglio. Questi sono solo alcuni degli avvenimenti più importanti che avverranno in questa quarta stagione, noi ora invece vi elenchiamo 5 motivi per vedere questo ciclo di appuntamenti, che secondo il nostro parere, sono i più belli ed intriganti dell’anno.
5. La serie tratteggia una società post-bellica fra crisi economica e voglia di rivalsa. Seppur lo spettro della soap-opera aleggia costantemente sul racconto principale, la serie persevera nelle sua intenzioni iniziali, ovvero illustrare la società perbenista degli anni ’20. In un’epoca di grandi feste, balli ed atmosfere patinate, Downton Abbey, si fa portavoce di un mondo intimistico, emozionante, che nasconde saggiamente il canto di una rivolta e racconta di una società all’apice del suo splendore in un magnifico stile british.
4. Il racconto si fa cupo ma non perdere quella sua dose di ilarità. Tematiche forti sono al centro della narrazione come la violenza sulle donne, problemi etici e di discriminazione, eppure il tutto viene servito con la giusta dose di ilarità e drammaticità. Pilastro della serie infatti, è il raccontare tematiche e clichè da dramma familiare, impreziosendo la narrazione con una frizzanti ironia mai banale e costruita con cognizione di causa.
3. Anche se un personaggio molto amato ha lasciato lo show, il plot si è saputo re-inventare. La morte di Matthew ha lasciato un grande vuoto nello show, eppure con l’entrata in scena di nuovi personaggi (come i due sexy pretendenti di Lady Mary), ed estremizzando alcune situazioni, il “romanzo” culturale di Downton Abbey ha continuato spedito la sua corsa nel cuore del pubblico. Anche la quarta stagione è emozionante e brillante, un continuo crescendo di colpi di scena.
2. Downton Abbey rimane una tra le produzioni più elitarie del piccolo schermo. Senza togliere nulla all’universo seriale americano, l’Inghilterra ha una marcia in più. Simbolo di grande innovazione culturale, Downton Abbey, è figlia di una crescita emotiva e sociale in campo televisivo. Il racconto pop e moderno di Downton Abbey, racchiude un sottotesto dal grande respiro, il cui impatto è ben più grande di quanto si immagina. È una serie bella – per non dire straordinaria – intelligente e dal grande appeal.
1. La stagione 4 è il ritratto intimistico ed emozionante di un’epoca che fu. Le emozioni sono state sempre il punto di partenza dello show, ma in questo ciclo di episodi, il racconto si fa più profondo, grandi temi di importanza storica traspaiono dalla narrazione, e quei raggianti anni ’20 con le sue mode bizzarre, fanno da cornice ad un racconto intimistico (appunto), intenso e dannatamente commuovente.
Di Carlo Lanna per Oggialcinema.net