Proprio queste caratteristiche autorizzano la lettura della serie sotto il segno dell’investigazione del Male come parte dell’umanità. Tappa di questo percorso, in questo secondo episodio, è il confronto con la pulsione all’autodistruzione e la scelta di che cosa fare nei confronti di che la patisca e di chi la assecondi. Rimane un caso d’uso, un caso di scuola, un punto in un territorio dove l’etica è territorio labile. Meglio, dove l’etica è ciò che deve essere costruito, per poterci permettere di attraversarlo senza smarrirci.
Per ora, i personaggi principali della serie o dell’avventura (qui Zeno) si prendono praticamente tutta la scena. Ci attendiamo un adeguato sfruttamento degli altri (non solo Lav, naturalmente, ma anche i colleghi), e sarà interessante scoprire se e come l’intero cast verrà valorizzato o, al contrario, quali saranno le scelte degli autori.
L’approccio grafico di Statella e Fara è a efficace servizio del racconto, funzionale, misurato e senza compiacimenti; la scelta dell’ambientazione dà inoltre uno strano senso di familiarità dei luoghi (sì, potrebbero essere i nostri luoghi), che aumenta il senso di inquietudine della narrazione.
Unica notazione sul testo: il disvelamento delle citazioni ha un che di stridente e potrebbe essere rimandato ad una apposita rubrica dell’ultimo numero della serie.
Abbiamo parlato di:
dr. Morgue #2 – La Morte Dentro
Rita Porretto, Silvia Mericone, Daniele Statella, Marco Fara
Star Comics, 2011
96 pagine, brossura, bianco e nero – 2,70€
ISBN: 977203958600810002