Dracula e il romanzo gotico tra simbolismo e psichiatria

Creato il 15 giugno 2022 da Zeldakyo1

Dracula e il romanzo gotico tra simbolismo e psichiatria

Il romanzo gotico è un genere letterario dove prevale il mistero e il terrore, diffuso principalmente nella Gran Bretagna nei primi anni della società industriale, quindi nella seconda metà del Settecento e i primi dell’Ottocento. Sviluppatosi nell’ambito del romanticismo inglese, il romanzo gotico o definito “romanzo nero” fu accolto principalmente dal pubblico femminile.

Le caratteristiche del romanzo gotico

La caratteristica principale del romanzo gotico e dei suoi racconti è prevalentemente ambientati nel Medioevo e storie di fantascienza in abbazie e conventi decadenti, castelli medievali.

Dracula

Luoghi che spesso suscitavo al lettore paura e mistero, tra l’altro spesso questi luoghi erano accompagnati da temi della morte, della possessione demoniaca, del male, delle antiche profezie. Tra l’altro molti personaggi sono spesso ambigui, misteriosi, preda di passioni violente o tormentati da pene d’amore.

Una delle figure fondamentali è la vergine perseguitata, già presente nella Clarissa di Richardson: nel Castello di Otranto di Walpole, e più ancora con la Radcliffe e Lewis, giovani donne sono costrette a fuggire da biechi seduttori.

Horace Wolpole è il primo autore del romanzo gotico

Nel 1764 viene pubblicato la prima sua opera “Il castello di Otranto“, prima opera di stampo gotico.

Un’altra origine del gotico viene associata a Giovanni Battista Piranesi, incisore veneto del Settecento che fece di castelli, labirinti, sotterranei e ambienti lugubri i suoi soggetti principali.

Selvaggio come Salvator Rosa, fiero come Michelangelo, esuberante come Rubens, ha immaginato scene… impensabili perfino nelle Indie. Costruisce palazzi sopra ponti, templi sui palazzi, scala il cielo con montagne di edifici
– HORACE WOLPOLE

“Carceri” di Giovanni Battista Piranesi, il precursore del gotico

Il romanzo gotico e le sue affluenze

Nel 1818 viene pubblicato il primo romanzo che fece scalpore nella popolazione inglese, Frankenstein di Mary Shelley. A soli 19 anni riesce a scrivere un capolavoro rivoluzionario di stampo gotico.

In questo periodo abbiamo uno degli autori che ha trasformato questo genere in qualcosa di più oscuro, quello dell’io interiore, degli abissi più oscuri e del mistero. Parliamo del famosissimo Edgar Allan Poe.

Dal mistero nasce il giallo con i Racconti del terrore e del mistero di Arthur Conan Doyle (conosciuto principalmente per Sherlock Holmes) e infine Robert Louis Stevenson, con “Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde.

E poi possiamo alla letteratura moderna e non posso non citarvi H. P. Lovecraft che nei suoi racconti e saggi coniò la filosofia del cosmicismo, in conseguenza del suo ateismo e delle nuove scoperte scientifiche, e le sue idee in molti campi furono spesso controverse.

Dracula di Bram Stoker

Conosciuto come “nosferatu” – un non-morto, un uomo malvagio, inquietante, pauroso e figlio del diavolo.

Il Dracula di Bram Stoker rispecchia questa definizione e lo vediamo anche negli stessi scritti del giovane Jonathan Harke che deve risolvere un acquisto fatto dallo stesso conte di alcune proprietà paludose della Londra dell’Ottocento.

Un vecchio alto, accuratamente sbarbato, ma con lunghi baffi bianchi, vestito di nero dalla testa ai piedi, senza una nota di colore in tutta la persona. Teneva in mano una antica lampada d’argento, la cui fiamma ardeva senza un tubo, né un globo di sorta, e proiettava lunghe, tremule ombre mentre oscillava nella corrente della porta aperta. (…) Un viso d’aquila, caratterizzato da un naso sottile e decisamente arcuato, con narici assai dilatate; una fronte alta e bombata, con capelli radi sulle tempie, ma fitti altrove. Le sopracciglia foltissime quasi si congiungevano sulla radice del naso, i peli tanto cespugliosi da sembrare arricciati.

La bocca, per quello che potevo vedere sotto i grandi baffi, era ferma e di taglio crudele, con denti particolarmente bianchi e aguzzi, che gli sporgevano dalle labbra, il cui notevole colore rosso dimostrava una stupefacente vitalità in un individuo così anziano. Quanto al resto, orecchie pallide ed estremamente appuntite, il mento forte e deciso, le guance sode sebbene magre. (…) Le mani erano invece alquanto grossolane, larghe, con dita tozze. Particolarmente strano, il centro del palmo era peloso. Le unghie, sottili e belle, tagliate molto a punta”.

Chi è il Dracula che Stoker trae spunto per il suo romanzo? 

Le origini del Conte Dracula risalgono al fatto che Vlad III di Valacchia, era membro della casata Casa dei Drăculești, un ramo collaterale della Casa di Basarab. Era il figlio dell’ordine dell’Ordine del Drago, fondato per proteggere il cristianesimo nell’Europa orientale.

In terra natia Vlad L’Imperatore era un eroe, conosciuto come eroe sanguinario e spietato che impalava i suoi amici facendoli dissanguare. Mentre in Europa veniva temuto per i suoi metodi poco ortodossi nei confronti dei suoi nemici.

Perché la storia di Dracula attrae così tanto?

E’ una storia che si basa molto sull’eternità che si spinge sul bene e il male, tra luce e le tenebre. Il conte Dracula come già citato all’inizio è la personificazione del male: affascinante che riesce ad ammaliare, dall’altro è un demone e fa parte dell’oscurità. Due personalità sono contraddistinte, quello di trasformarsi in diversi animali che danno sfondo a uno scenario fiabesco e poi si trasforma in una bestia assettata di sangue, un “nosferatu” un non-morto.

Un elemento d’importanza è il sangue. Il sangue ha due spunti di riflessioni quello della eterna giovinezza per il conte Dracula, ma spesso anche altri personaggi come la contessa Erzsébet Báthory, conosciuta come Bloody Mary o Elizabeth Bathory che si nutriva del sangue umano per l’eterna giovinezza o dei serial killer come Fritz Haarmann e Peter Kurten, qui parliamo di Ematofagia in psichiatria. Oppure passiamo in abito religioso, principalmente nel cristianesimo: Cristo trasforma il pane in corpo e sangue del Signore e così dà la vita agli uomini: lo trasforma in sangue perché senza di questo il corpo non vive.

Vi faccio una piccola postilla, ma brevissima: Il noto psicologo di Philadelphia Richard Noll, si parla di Sindrome di Renfield, questa patologia tra l’altro ancora non è stata menzionata nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali.

Questa patologia sembra diffondersi principalmente nei soggetti maschili, scatenata da eventi traumatici e vissuti nell’infanzia, in cui vede l’esperienza del sanguinamento come un qualcosa di eccitante, che si sviluppa in tre fasi.

Il soggetto comincia con una fase di autovampirismo, dovuti ad alcuni traumi su piccoli tagli sulla pelle, provati da oggetti taglienti provando ferite abbastanza profonde. Questa fase si accompagna spesso all’autoerotismo.

Poi successivamente si passa alla fase zoofaga, in cui il sangue viene succhiato da piccoli animali, come uccelli, gatti o cani, quindi si arriva all’atto del vampirismo totale, si passa solo agli essere umani con soggetti consenzienti e in concomitanza con atti di sessualità.

Può anche sfociare in casi più gravi, quando il soggetto è completamente malato commento un vero e proprio omicidio.

Un altro elemento caratterizzante di Dracula è quello del pipistrello: anche qui viene associato a un qualcosa di strano, perverso e soprattutto perché appartiene ai mammiferi e facendo parte di quegli animali notturni, diviene elemento di peccato e di lussuria.

Di vitale importanza è anche il colore nero, che gioca un ruolo importante nello stesso personaggio: il nero è sintomo di eleganza, ma anche di buio e morte. Il Conte è vestito tutto di nero, è un uomo che vive di solitudine, isolato da tutti e da tutto. Tra l’altro nello stesso romanzo e nel film vediamo come la sua proprietà è in declino, buia e spaventosa.

In contemporanea alla uscita del romanzo di Stoker, l’Europa vive sul piano della medicina e nel campo scientifico una vera rinascita. Nasce la sociologia con lo studio antropologico e la psicologia del dottore Wundt. Nasce anche lo spiritismo, si crede nella presenza del male attraverso le streghe e gli spiriti e nel campo accademico, nasce l’elettromagnetismo, dell’ipnosi e della realtà ultra-terrena, operazioni tra scienza e spiritualità. Lo stesso socialista Lambroso credeva negli spirti, nonostante fosse laico. Nelle sue opere inserisce il romanzo gotico.

In questo periodo morte e divino sono concetti fondamentali per lo spiritismo, non nascono come teorie o teologie, ma come esperienze, in sintonia con il positivismo. Il romanzo di Dracula può essere collocato come romanzo di stampo psichiatrico, come la pazzia e poniamo nuovamente il caso de Robert Louis Stevenson con “lo strano caso del dott. Jekyll e del signor Hyde” del 1886. In questo caso l’ambientazione è il manicomio, dove Renfield, viene sfruttato dal conte per i suoi fini. Una volta che il conte ha raggiunto i suoi scopi, lascerà questa vittima alla sua pazzia.

Il mio articolo si conclude qui, spero che l’articolo di approfondimento della rubrica Ryoma in Darkness

Per la realizzazione di questo articolo ho approfondito da vitadalettore, latelanera e dasandere, mentre altre informazioni sono frutto delle mie conoscenze.

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